Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

martedì 15 marzo 2011

Competitiva??

Ci sono momenti nella storia di ognuno in cui ci si valuta o rivaluta con una certa attenzione.
Per la Tina sono soprattutto quelli in cui si paragona ad altri, e ne esce spesso un po' bastonata. Unicamente da se stessa.

La Tina non è combattiva. Sa essere una belva, ma non è competitiva. Lei è quella che al liceo, quando andava dietro ad un tipo e scopriva che anche un'altra ragazza aveva mirato allo stesso bersaglio, si tirava indietro altezzosa dicendo a se stessa "non ho bisogno di giocarmelo come una fish a poker, né vincerlo alla corsa dei sacchi". E spariva.
Non aveva importanza che l'altra pretendente fosse la sorella minore ma più gnocca di Carlà Brunì o bella come la celebrata figlia di Fantozzi, lei nemmeno ci provava.

La mancanza assoluta di competitività si rispecchia (ancora adesso!) nella sua completa inettitudine sportiva. Mai fatto uno sport, mai praticata un'attività in cui ci fosse da gareggiare con qualcuno. Vurìa mai!! E chi c'ha voglia di allenarsi? Di concentrarsi con disciplina su un obiettivo? Meglio battere le mani dagli spalti mentre gli altri lo fanno, con una birra in mano.
Oook, forse il fatto che lo sport preferito della Tina sia il rugby preclude un po' le sue possibilità di praticarlo, ma va ben dai!!

Questa notte è successa una cosa che l'ha fatta riflettere. E ridere, al buio e da sola. Preso un libro in biblioteca nel pomeriggio, la Tina torna a casa dopo la passeggiata a bordo lago dicendo "ma sì, mi concedo una mezz'oretta di lettura in relax, che poi ho da fare!" La mezz'oretta s'è magicamente gonfiata. Risultato, il libro iniziato alle 8.10 circa è stato terminato alle 2.10 del mattino, con una pausa-insalata consumata ovviamente leggendo, ca va sans dire. 511 pagg.

A luce spenta, gli occhi stanchi, la Tina si è abbandonata a pensieri idioti. Ai bei tempi del liceo reggeva 100 pagine di lettura per ora. Secche. Ora è calata a circa 85 - calcolato stamattina con la calcolatrice alla mano, ché la matematica non sarà mai il mio mestiere.

E finalmente ha scoperto che è bellittimo competere con qualcuno. Se stessa.

10 commenti:

Semplicemente Mamma ha detto...

penso che la competitività più utile sia quella ocn se stessa...e secondo me leggi meno pagine solo perchè sei meno allenata!!!vedrai che ce la farai!!!

Anonimo ha detto...

bellittimo!! sono d'accordo!! è la soddisfazione più grande vincere su stessi, su limiti e paure e manfrine che ci ingabbiano, e trovarsi più forti, più sicuri, più saggi, più FELICI!!! sempre con benevolenza Tina, però, con tanto amore e un pò di autoindulgenza, che ci permettono di non flagellarci se la battaglia di oggi la spunta la me di ieri (che leggeva 100 pagine!! probabilmente aveva qualche pensiero in meno, la Tina liceale, una vita più rilassata e sicuramente qualche anno in meno!!). La vera vittoria è non arrendersi mai!!!

Mi permetto di cambiare argomento e proporti di condividere sul tuo spazio il link della mostra, offrilo ai tuoi amici.

Baci e grazie

la tina ha detto...

ahahaha!!! non mi importa tanto quante ne leggo all'ora, certo dirsi "vado 100 all'ora" mi sembrava troppo bellino all'epoca! :D ma va bene, sai, leggere è una cosa che amo talmente che se anche fossero 40 non smetterei comunque! ^_^

la tina ha detto...

grazie per il suggerimento!! lo faccio senza dubbio, anzi stavo pensando di dedicargli un post domani... ;)

Mirella ha detto...

mmmmmmmmmm.

non lo so. o meglio, capisco la soddisfazione ;-)
ma mi chiedo perché, in generale troviamo necessario essere competitivi. Con se stessi poi.... credo che sia qualcosa a cui stare attenti. Io sono soggetta alla terribile sindrome di Bree van de Kamp, e faccio una gran fatica a riappropriami della mia imperfezione.
Seavessi confusa e meditativa.

la tina ha detto...

io sono per il live and let live, circa. anche perchè con la sindrome-della-piccola-fiammiferaia che mi coglie di tanto in tanto mi sembra che chiunque sia meglio di me.
ma.... mi piace sfidarmi 1 po'. e tutto sommato, l'importante per me è restare il mio giudice più severo e la mia più grande fan! ^__^

ElizabethB ha detto...

Non so neanch'io. Da piccola quando facevo sport, non appena sentivo parlare di "gare" annunciavo a mia madre di voler smettere. E così facevo. La competitività è qualcosa che proprio non mi appartiene, anzi, la rifuggo...Con me stessa, beh sono severissima, a volte esagero proprio. Sono normale?

la tina ha detto...

sì liz, è normale. secondo me è legato 1 po' all'intima presunzione di essere in gamba, che fa sì che ci aspettiamo da noi stessi un minimo di scontro neuronale che causi scintille di intelligenza sparsa. basta che non ti frusti troppo!!!! ^__^

pinkmommy ha detto...

eccomi qui, anche io allergica alla competitività, per eccessivo spirito di autocritica nei miei confronti, suppongo...e anche io adoro sfidare me stessa, e onestamente...quando riesco a misurarmi con i miei limiti, è una gran bella soddisfazione!!!
(le ore che passano e neanche te ne accorgi perchè stai leggendo, mangiare leggendo, dimenticarti del mondo esterno perchè quelle ore stati vivendo NEL libro...che bello!!!)

la tina ha detto...

ah pink, mi apri il cuore!!! stasera commentavo con mio padre via skype la mia scarsità di sonno della notte precedente causa libro e lui m'ha detto "ti sarè mia nurmal" ndr sarai mica normale!
ma per me quelle sono ore... magiche, mie, squisite, un'opera d'arte! non ci rinuncerei mai... grazie cara per essere passata! :)

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