Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

martedì 31 maggio 2011

Cinema

- Cugino, andiamo al cinema insieme?

- Meccerto cugina! E che ci andiamo a vedere?


- Ooooh, allora, io voglio andare a vedere Thor. Lo so. E' un fumettone, il protagonista ha una fisicata paura ma l'espressione arzilla di un bradipo in letargo, ma io lo. voglio. vedere.

- Va bene, va bene. Andiamo.

- Dove e quando?

- Oh! L'ultimo giorno di programmazione di 'sta cazz roba bella è martedì. Alle 4.30 di pomeriggio.

- Pomeriggio? Ma che i cinema li fanno pure al pomeriggio?

- Scema...

- Va bene. Allora, film alle 4.30 con birrozzo, neh, quello è d'obbligo per vedere il fumettone.

- Ok!


Per farla breve, a metà pomeriggio di un martedì feriale, il cinema era vuoto.
Avete mai visto un film in un cinema con solo 2 persone dentro?


La Tina ha

. riso a voce alta

. mangiato le caramelline gommose dal sacchetto che crocchiava e bevuto birra col ruttino finale

. commentato senza fare sussurri inutili, andiamo pure sugli 80 decibel!

. cercato il bagno a metà film - senza intervallo, sgrunt - aprendo 2 porte di emergenza che davano sull'esterno prima di imbroccare la porta giusta, ridendo come una pazza per l'esito della sua ricerca

. e si è divertita un sacco.


Questa vacanza sta iniziando bene. Da domani si inizia a lavorare, perchè la Tina si è data disponibile con la futura sposa per lavoretti dell'ultim'ora, quindi.. si sgobba! ^___^

E' una bella notte.

La finestra è spalancata ed entra un'aria fresca, leggera, rilassata. Senza fretta.
E' notte. Sul letto è aperta una valigia, piena per metà di vestiti, l'altra metà verrà riempita domattina con scarpe, beauty case, qualche gioiello, i caricabatterie vari...

*considerazioni: quanti aggeggi elettronici mi porto dietro? Cellulare, macchina fotografica, ipod, computer, navigatore.... bah.*

La macchina è parcheggiata sotto casa. E' perfetta, così lucida, pulita, senza un graffio. Riprenderla in mano è stata una gioia, una soddisfazione. Una spesa anche, ma va bene, si sapeva già.

E domattina si parte. Qualche giorno fuori casa, da amici, da parenti. Un matrimonio in mezzo che sarà un occasione per riabbracciare tante persone belle - e sfoggiare il vestito nuovo che è tanto, troppo corto ;)


La Tina ha sonno. E' stanca per non aver dormito bene la notte scorsa, si sente un po' strana a pensare che domattina sarà sulla strada dove un mese e 10 giorni fa ha tamponato. Ma domani sarà diverso. Sarà attenta. Sarà serena.
La Tina vuole dormire e non spensare a nulla, se non alle occasioni belle che la vita offre per godere di piaceri piccoli e grandi, di soddisfazioni che possono nascere anche dagli errori.



Non si sa con precisione se e quando riuscirà a connettersi durante la vacanza. Intanto grazie per il supporto in questi giorni di "passione" e un abbraccio grande a chi passa.

Che magnifica notte.

lunedì 30 maggio 2011

I need a sign.

Ci sono volte in cui ci vuole un po' d'aiuto. Un segno dall'universo, anche piccolino, che ci dica "vai tranquillo, continua così che va bene".

La Tina s'è svegliata di quell'umore malmostoso e appiccicaticcio che sta a metà strada fra l'incavolato e il triste.Che potrebbe dipendere da

. la sua macchina, che è ancora dal carrozziere. Anzi no, è stata spostata da lui all'elettrauto della concessionaria, perchè "è tutto a posto, ma non si capisce come mai non si spegne 'na spia". Uno dice, chissene!! Eh no, perchè quella spia è importante che si spenga, quindi dopo aver rimandato da venerdì pomeriggio a lunedì mattina, ora ci si sente dire che ci riaggiorniamo alle 4 del pomeriggio per vedere quando torna a casa lessie

. il sogno brutto che ha fatto stanotte, ma non si ricorda ancora di che si tratti - in qualche modo c'entrava un elicottero in avaria e dei paracaduti aperti.

. il film di ieri sera, bello neh, ma triste, con una donna che per quanto ci provi e lo desideri, non riesce a tenersi un uomo vicino, un'ambientazione cupa e minacciosa e una lentezza assurda. Ma la Tina è certa che se lo rivede fra qualche mese lo troverà solo intenso, bellissimo e lo apprezzerà molto di più

. il film che ha già deciso di andare a vedere con suo cugino a Brescia domani pomeriggio. Certo, se ce la si fa a partire domani mattina, sennò salta il programma. Ma martedì è l'ultimo giorno di programmazione di quel film, e lei ci tiene a vederlo, e vuole andarci con suo cugino, e non è giusto che salti il programma perchè forse la macchina non gliela ridanno in tempo.


Carica di presagi nefasti per la giornata e con una faccia che minaccia tempesta, la Tina va in posta a pagare una multa. Manco sua, ma visto che c'è da fare la fila e lei ha tanto tempo libero, va.
Rimugina. Un segno, mi serve un segno positivo.

Arrivata in posta stacca il numeretto per la fila. 170.
Alza gli occhi sul tabellone elettronico. Il numero fortunato, servito al momento, è 120.
120. 170 meno 120 fa 50 anche a casa vostra, vero?

Oooook! Andiamo a fare un giretto allora.
Diretta verso la piazza del paesello, in pieno lunedì mattina, la Tina trova quasi solo negozi chiusi. Quasi. In uno aperto - miracolo? che sia questo il segno? deboluccio però... - riesce a trovare lo smalto per le unghie che cercava.
Vabbè. Farò la fila in posta fino alle 4 di pomeriggio, pazienza.

Torna in posta.
136. Va bene, si procede, ma a rilento.
Non è che la multa scada oggi. Ma la voleva pagare e non pensarci più, e farlo prima di partire. 
Cercando di elaborare strategie per evitare di bivaccare in posta fino a tarda sera,
la Tina commenta sconsolata con un altro fortunatello in coda che anche solo per pagare una multa c'è da perdere un monte di tempo, eccheppalle.

Un signore si avvicina a lei.
- Signorina!
- Sì?
- Guardi, ho preso il numero questa mattina e sono in coda, ma al momento sono all'altro sportello per i servizi aziendali e non riesco ad andare a quello per i pagamenti, vuole mica prendere il mio numero?
- Oh perbacco, ma grazie gentile signore! Che numero hai, gioia?

Il prossimo numero servito è ora fra le ditina felici della Tina, che paga e va via dispensando grossi sorrisi ai tapini in coda.

Ok. questo è il segno che ci voleva, mi piace!
Visto che l'universo s'è comportato bene la Tina chiede anche che la macchina torni a casa entro stasera e che le elezioni vadano superbene, grazie!!

venerdì 27 maggio 2011

Tu sorridi lo stesso.

La tua voce cambia tono se sorridi mentre parli al telefono. Per questo se vuoi ottenere qualcosa dalla persona a cui parli, sorridi. E tanto. Un ghigno diabilico, ecco.

Modalità sorrisone - ON


- Buongiorno mio delizioso amico carroziere, sono io!

- Oh buongiorno.

- Ecco, avevamo parlato del fine settimana per riprendere l'auto, ricorda? E' venerdì e mi chiedevo se...  lo stai sentendo tutto il sorrisume che ti sto mandando? Senti la mia voce ilare e piena di gioia? Reagisci positivamente e dimmi di sì!

- Ecco sì, è pronta!

Sorrisonissimo.

- Ma...

- Ma cosa, mio prezioso e utile amico?

- Ecco, c'è da settare una spia, che lo può fare solo la Toyota, perchè comunica con la centralina degli airbag e quindi se io gliela dessi ora e lei facesse 'n incidente - no ma che un altro??? Guarda che mica devo timbrare il cartellino una volta al mese sai! - gli airbag non esploderebbero.

- E vuria mai. Quindi?

- Quindi la devo portare all'autofficina loro e fargli riattivare questa spia, che però bla bla bla elettronica bla bla tensionatori bla bla.

- C'ho capito 'na seg Non m'è chiarissimo il procedimento ma va bene. Quanto ci vuole quindi per farlo?

- Beh, se loro me lo fanno per oggi io domani gliela riconsegno.

- E se non lo fanno oggi...?

- Eh, lo fanno lunedì, e me sa che non gliela do fino a lunedì sera.

Soooooooorrisissimo.

- Ma no, sono certa che si possa fare oggi-

- Eh mica lo so...



Dolcezza. Io mi sto smascellando la faccia a forza di sorridere, mettici del tuo anche tu, via!!


- Facciamo così, ci risentiamo nel pomeriggio e lei mi dice se ce la facciamo o no, va bene?

- Ecco, va bene! Passi in officina così la vede anche riaggiustata.

- Guardi, a me vederla riaggiustata non me frega propr non serve se poi non la posso portare via, mi fido del fatto che abbia fatto un ottimo lavoro. Ci riaggiorniamo e lei mi dice come vanno le cose, ok?

- Va bene, ce vediamo oggi!

- Prima ci sentiamo, poi ci vediamo. Comunque, a dopo. Ah, e...Buongiornissimo!!



Io c'ho messo del mio. Ora vediamo se la tecnica sorrisone premia!!!

giovedì 26 maggio 2011

Eh ma ormai.

La Tina patisce un po' la sindrome dell' "eh ma ormai".
Non sa se colpisca solo lei.


E una condizione un po' carogna, che di fronte ad un obiettivo da raggiungere le fa dire "eh ma ormai non ce la faccio ad arrivarci come dico io. Quindi tanto vale non provarci nemmeno."

La odia.
Esempio.

All'inizio di maggio la Tina ha pensato: "ok, fra un mese ho un matrimonio. Vediamo se prima di allora riusciamo a perdere un paio di kiletti e magari a toglierci un po' la gradevole nuance mozzarella prendendo il sole, via".

A una settimana esatta dalle nozze, pesa... Ok, forse 7 etti in meno di quando ha fatto il proposito, ed è sempre mozzarellosa - c'è un po' di foschia, poi è nuvolo, poi è troppo caldo, poi c'è il vento, ce n'è sempre una buona per non abbronzarsi.

A questo punto la sindrome di cui sopra prende il sopravvento e la Tina si dice "eh ma ormai che manca così poco non ha + senso manco mettercisi su, no?" Quindi, avanti col gelato al cioccolato e il pallore spettrale.

Per dire che è una pirla.


A cosa si potrebbe applicarla? Alla dieta dell' "ormai la inizio lunedì" e martedì a colazione ti avventi sul bombolone alla crema chantilly? Alla telefonata da fare all'amico che "ormai è tardi lo sento domani", e pure domani te ne ricorderai alle 21.55? All'impegno che rimandi da giorni perchè "quando poi mi ci metto su voglio dedicarci il tempo giusto" e non capisci che fino a quando non inizi non lo troverai mai il tempo giusto?


La cosa che la secca maggiormente è che questo pensiero maledetto le viene anche verso la scrittura, che è più o meno tutto ciò che lei vorrebbe portare avanti al momento.
Le giornate le sfuggono fra le dita come la sabbia asciutta, quella con cui non puoi nemmeno costruire castelli. Leggi i giornali, chatta, blogga, interagisci, perditi dietro alle farfalle che volano o ai pensieri sparsi come i pezzi di un puzzle, sudoka un po', rifletti sull'ultima castroneria politica, poi parlane pure, mangia quel tot di volte al giorno, blablabla e la sera ti dici "eh ma non ho praticamente scritto nulla oggi, non sono andata avanti, volevo finire quel pezzo, volevo che quel personaggio dicesse quella cosa lì a quell'altro, eh ma ormai che faccio mi metto a scrivere di notte che poi domani resto rinco e non concludo nulla? Lo faccio direttamente domani!"

Il giorno dopo scorre via come il precedente.

Quindi, oggi, da neo compleannata ricca di saggezza e - più che altro - stanca delle solite scuse, la Tina fa un esperimento. E lo comincia subito, non aspettando di essere migliore o diversa da quello che è.


Seguiranno aggiornamenti.

mercoledì 25 maggio 2011

Nella realtà

"Spinga signora, spinga!!
Oh! Che meravigliosa creatura!! Signora mia lei ha fatto onestamente un'opera d'arte, ma cos'ha mangiato per 9 mesi per produrre cotanta bellezza?

E noti lo sguardo sveglio che denota fin da ora prontezza di riflessi e un'arguzia senza pari!

E guardi quanti sorrisoni fa ad appena 2 minuti di vita!

E osservi che manine e che piedini coi loro 5 bei ditini a cranio, per un totale di 20 microsalsiccette! Ma che spettacolo meraviglioso ha donato al mondo, signora mia!!"


Così si è svolto il parto, nella sua immaginazione.



Nella realtà,
. la mamma era sotto anestesia totale per il cesareo quindi nisba "oh guardi che bella" che non avrebbe visto manco un treno merci dipinto di rosa
. il parto è avvenuto all'1.40 di notte, quindi è un miracolo se dottori e infermieri non si sono addormentati a metà di tutta la faccenda
. al momento della nascita la creatura era onestamente un mostrino. Lo testimoniano le foto, fatte pochi giorni dopo con ancora il bracciale della nursery al polso *
. la pupa s'è rivelata fin da subito una rogna fotonica: niente pappa, niente nanna, niente cacca. L'incubo di ogni donna, diciamocelo. In compenso, una capacità polmonare che le avrebbe permesso di abbattere i muri a strilli.


Nonostante ciò, la pupa è stata amata, molto amata. E si sente fortunata ancora oggi, dopo tutti questi anni dalla fatidica notte in cui è arrivata ad allietare il mondo.



tanti auguri a me, 
tanti auguri a me, 
tanti auguri alla Tina,
tanti auguri a me!

* qualche anno fa la Tina ha ritrovato in un cassetto una foto in bianco e nero, il ritratto di un pupo con gli occhi a palla, la faccia stortignaccola e l'espressione da serial killer. Ha urlato spaventata ma chi è sto mostro? per poi trovare il proprio nome con la data di nascita sul retro dell'immagine. Ha pianto per ore.

martedì 24 maggio 2011

Dal dottore

- Buongiorno dottore, quanto tempo.

- Oh ciao, accomodati, come stai?

Prima interruzione della segretaria per firmare ricette. Dottore nervoso.

- Bene grazie. Le ho portato le analisi che sono andata a fare in ospedale per donare il sangue, così mi dice se vanno bene.

Lettura superveloce che nemmeno al corso per agenti della CIA possono insegnare.

- Sì, beh, sono tutti a posto i valori.

Nella testa della Tina lo sguardo si faceva preoccupato, il dottore iniziava a scuotere la testa e a borbottare fra sè "non ci siamo, non ci siamo proprio" commentando percentuali e valori medi.

- Dottore vede che il colesterolo è altino..

- Ma vah, quelle so' sciocchezze, stai benone.

Seconda interruzione di infermiera per consultazione. Dottore nervoso +.

- Ah va bene. Grazie. Senta, le volevo anche dire... Un mese fa circa ho fatto un incidente in auto.

- Che sfig Oh che peccato.

- Eh non me lo dica. Ho tamponato un auto, niente di serio per fortuna - no dottore non ho problemi di lacrimazione, è una reazione spontanea e involontaria al pensiero del conto del carrozziere - ma da allora ho dei mal di testa abbastanza forti..

- Mmh, sì, potrebbe essere stata conseguenza dell'urto. Lo avverti soprattutto qui dietro?

- No, alle tempie.

- Ah - perplessitudini del dottore - ma una lastra te la sei fatta dopo l'urto?

- No.

- Hai preso qualcosa?

- No.

Terza interruzione. Dottore nervoso +++.

- Eh bella mia, a più di un mese e senza avere dolori alle spalle o al collo mi sembra un po' inutile farla ora. Diciamo che un miorilassante potrebbe aiutare, e fammi sapere come va.

- Ok dottore, grazie. Ma quindi sto bene? Perchè mi sento un po' una chiavica, sa in generale nella vita.

Telefonata. Dottore nervoso +++++ che risponde ringhiando.

- Ma vah. Qualche pensiero per la macchina magari, ma stai tranquilla. Stai benone.

- Sicuro neh?




La Tina sta BENE.

lunedì 23 maggio 2011

Modalità sudoku

La Tina ha passato il weekend all'insegna della neobrevettata modalità soduku.
Consiste in un umore strano. Abbastanza solitario, poco incline a eccessi comunicativi e a grandi slanci emotivi, trova la sua piena realizzazione nello stare da sola, trovarsi qualche attività non eccessivamente impegnativa e far passare il tempo.

Intendiamoci. Non è l'anticamera del dammi-una-lametta-che-mi-taglio-le-vene.

E' solo quel senso di scarso interesse per la vita che a volte sembra interessante come un film muto in bianco e nero che inquadra solo un rubinetto che perde. Ovviamente quando sei tu a chiuderti in casa e non reagire al mondo intero te la stai costruendo così di tua volontà, quindi puoi ringraziare te stessa.

Non è nemmeno tristezza. La Tina non è triste, è solo leggermente nauseata da se stessa e dalla sensazione di non combinare nulla, ma veramente nulla che abbia un po' di senso, un peso anche minimo nel mondo. Dipende certamente anche dalla pseudo-segregazione in cui si sta allegramente richiudendo, non frequentando praticamente anima viva dal mese in cui è tornata a casa.

Pensandoci. Oggi è proprio un mese che è tornata qui. Con la macchina sfasciata, l'umore sotto le scarpe, ma il pensiero nel retrocervello che uh lei sì che ne avrebbe combinate di cose in questo tempo.
Ora, 30 giorni dopo, la macchina sta per tornare a casina - solo un mese dopo la distruzione. Di ciò che voleva realizzare non ha fatto praticamente un tubo, il che non aiuta ad elevare l'autostima a livelli stellari.

Ma ci sono pensieri positivi.
Fra 10 giorni c'è il matrimonio di sua cugina - la Tina non va MAI ai matrimoni, l'ultimo è di 3 anni fa, e sì che ci si diverte pure - e rivedrà tante persone belle. Deve andare a comprare il vestito. Ecco sì. L'ha già visto, manca il coraggio di portarlo via, è un po' cortino. Ma con dei leggins passa la paura.

L'evento potrebbe darle l'occasione di fare una scappata a trovare qualche amica sparsa nel nord Italia, tanto con la macchina sotto il popò può fare quello che vuole!

E' una bella giornata di sole e suo zio ieri ha montato l'altalenina per il cuginetto 3enne, che oggi avrà la sorpresa di potersi dondolare come un invasato - sperando non tenti il tuffo carpiato a pesce dell'ultima volta, s'è spataccato a terra come una frittella.

  

Perchè sudoku? 
Per chi non lo conoscesse, è un gioco in cui i numeri da 1 a 9 vanno piazzati nella griglia. E un gioco carino da fare da soli, perchè mentre nelle parole crociate ogni tanto puoi dire ad alta voce "13 verticale, il nome del generale di Napoleone che il 22 Aprile si è rotto un'unghia in una battaglia a caso, 25 lettere" e qualcuno ti può aiutare, nel sudoku non puoi dire "ho in fila un 3, un 6 un 9 e un 2, che ci piazzo in mezzo?" perchè nessuno saprebbe che dirti.
Ecco.

venerdì 20 maggio 2011

Ma ci vediamo?

A volte le sciocchezze ci permettono di pensare a cose molto + grandi.


La Tina ha visto diverse persone nelle ultime 24 ore. Di queste, praticamente nessuno si è accorto che i suoi capelli sono stati tagliati di tanto. Sul serio, non è la spuntatina di 2 centimetri. Nessuno se n'è accorto se non con una freccina luminosa che indicava la testa.

Questa è la sciocchezza.


Una bambina di nemmeno 2 anni viene dimenticata dal padre in auto. 6 ore, sotto il sole. E' in coma.

La Tina nemmeno si permette di immaginare lo strazio di quell'uomo all'idea che la figlia sia in coma a causa di una sua distrazione.
Ci sono cose che certamente rientrano in una sfera che non si può comprendere nè giudicare, leggendo solo le pagine di un giornale.


Ma i pensieri, quello sciocco e quello di cronaca, si sono legati fra loro, e hanno fatto sorgere una domanda. Ma noi ci vediamo?

Ci vediamo reciprocamente? Le vediamo le facce di chi ci attraversa la vita tutti i giorni, le vediamo le fatiche e le soddisfazioni? C'è una regione del cervello che registra tutte le persone che fanno parte della nostra quotidianità e magari ci aiuta a notare piccole cose, perchè quelle grandi sono troppo facili da notare, ma anche solo quelle piccole?

Se solo riuscissimo a capire quanto una parola di incoraggiamento, un sorriso invece di uno sguardo assente possano cambiare la vita del tizio che ci sta davanti - che sia il compagno della vita o quello che fa la fila dietro di noi al supermercato - forse cambierebbero tante cose in noi.

E poi: ci vediamo? Cioè vediamo noi stessi?
Forse noi blogger siamo convinti di tenere un "diario di bordo" abbastanza aggiornato sui nostri stati d'animo, le sconfitte e le rabbie e le gioie che proviamo. Ma siamo davvero capaci di non perderci per strada nel nostro stare bene/stare male/essere troppo impegnati ecc?
La vita è come una partita a scacchi, è stato scritto in un libro, quanto meno per la prospettiva. Il bravo scacchista è chi, puntando lo sguardo sul pezzo da muovere, ha una visione d'insieme della scacchiera. Quali pezzi mi minacciano? Quali mi difendono? Se muovo così, cosa potrebbe minacciarmi o difendermi poi?

(Perdersi dietro al malessere di aver preso 2 kili che non mi faranno entrare nel vestito che volevo comprare, e non accorgersi che non sto investendo nella mia crescita personale)

Allo stesso modo a volte ci dibattiamo come pazzi nel volere certe cose - quel pezzo lì deve andare là - e non capiamo che la scacchiera - la nostra vita - sta cercando di farci capire che ci stiamo perdendo un intero mondo intorno.


Io voglio sbendarmi.

giovedì 19 maggio 2011

L'abitudine cretina è dura a morire.

Ci sono momenti in cui una si compiace con se stessa, con la propria intelligenza e le proprie capacità. Oh come sono brava, oh come sono sveglia, o che tipa in gamba che sono.

Ecco. 
La Tina è fresca di parrucchiere. A cui ha lasciato anche una discreta quantità di soldi, calcolando che in fondo ha fatto shampoo e taglio. Ma ogni sgnic sgnic di prodotto spruzzato, ogni massaggio ha il suo costo, e il conto finale non è stato proprio leggerissimo.

Ieri dopo aver letto 1 paio di commenti ha dato un'occhiata più precisa alla sua testa vista da dietro e ha pensato che perdindirindina sì, il taglio è troppo lungo sul collo. Mayday Mayday, cosa possiamo fare?

a) torniamo dallo stesso parrucchiere, gli diciamo scusa nino, non è che mi sforbici lì sul collo così e così, visto che ieri non m'hai fatto vedere com'era venuto dietro il taglio?

b) andiamo da un altro parrucchiere, dicendo guarda mi serve solo una spuntata sul collo, che me la fai? (svantaggio: quello ti fa pagare il taglio per nuovo, se gli va)

c) prendiamo una forbice, uno specchietto da trucco e ci dirigiamo convinte verso il bagno.


La Tina sceglie la busta C, di Cretina.

E' una cosa che ha sempre fatto. All'uscita dal parrucchiere c'è sempre qualcosa da modificare, da sistemare un po'. Finiti i bei tempi universitari in cui la sua amichina-del-cuore prendeva spazzola e forbici quando lei rientrava e le rifaceva la testa, ora si arrangia da sola.

Risultato dei 10 minuti chiusa in bagno a fare zac az zac:
. il taglio è + corto dietro e il collo è libero, cosa che le piace un sacco;
. visto dal lato destro è piacevolmente scalato - come se l'è scalato in modo corretto sul retro della testa, senza manco vedersi?? Mistero misterioso, la ragazza ha qualche abilità nascosta;
. visto dal lato sinistro il taglio sembra fatto da un bambino che vede per la prima volta le forbici e si innamora pazzamente dell'oggetto. C'è uno scalino meraviglioso, ciuffi tagliati a piene mani che danno quell'aspetto di malattia che fa perdere i capelli a ciocche e l'effetto generale del "ma ti sei tagliata i capelli da sola?"







Sì ^___^

martedì 17 maggio 2011

Diamoci un taglio.

- Ciao gentile amico parrucchiere, sono qui per tagliarmi i capelli.

- Accomodati cara.

- Eccerto che mi accomodo.

Lenzuolino bianco addosso che mi fa sembrare una tenda indiana di raso e parte lo sforbiciamento.

- Come li tagliamo cara?

- Scalati, più corti sul collo e un po' più lunghi davanti perchè ho la faccia tonda e il corto-troppo-corto non mi sta bene affatto. Non troppo corti mi raccomando, che il capello riccio e corto richiede troppe cure e io mi stufo in fretta.

- Ma certo cara. (Troppe cure. Tzè! Contadinaccia che non sei altro.)

- Glielo diamo un po' di volume cara? Scaliamo anche sulla lunghezza? Che dici, è qualcosa di più nuovo, dai io lo faccio.

- Ah ok! Bello, sissì, scaliamo! Volume! Evviva! Mi togli i pelucchi dagli occhi che sto sotto la tenda indiana?

Chiacchiere amabili con il parrucchiere, racconti di località che abbiamo visto entrambi, aneddoti sugli sci, sul mare, su esperienza varie.

- Ecco qua cara.

- Orpo che corti!

- Aspetta di vederli ben sistemati, è un amore di taglio.

Lavaggio. Massaggio strofina testina. Siero volumizzante, spray anticrespo, spuma, asciugatura testa ingiù - testa insù - tasta inquà - testa inlà e infine....

- Dio. Sembro mia mamma negli anni '70.

- Ma stai troppo bene!! (io vorrei sentire un parrucchiere che alla fine dell'asciugatura dice sì effettivamente stai 'na chiavica, sto taglio è venuto 'na porcheria proprio, mannaggia!!!)


Dopo qualche minuto la Tina inizia a piacersi con sta testa gonfia e boccolosa.

N.B. All'ingresso dal parrucchiere la suddetta Tina aveva un taglio abbastanza dritto, lunghezza spalle, scarso volume.

Questo il risultato:



Commento di mamma:
- Ma davvero li hai tagliati?? Aaaaah....

Commento di papà:
- Te ghè 'na testa a cucumar - per i non iniziati, hai una testa a cocomero.


Un successone.

Volendo evitare

Questa mattina a casa qualcuno ha portato 5 giornali. Di ogni schieramento politico, dal destreggiante sicuro di sè al sinistrorso incerto di tutto al locale che urla le sue notiziole con sdegno.



La Tina apprezza l'immersione nella carta stampata che fruscia e ti macchia leggermente le dita.
Non è una lettrice di quotidiani cartacei: avendo internet aperto davanti la maggior parte del tempo in cui è sveglia preferisce le versioni online, aggiornate spesso e in tempo reale.

Ieri è stata una giornata anomala.
La TV accesa in cucina tutto il giorno, le notizie che si inseguivano di mezz'ora in mezz'ora con le proiezioni di chi saliva e chi scendeva, le facce ora allegre ora tristi dei vari candidati, amici degli stessi, cugini di terzo grado che si aspettano poltrone e favoritismi, esperti commentatori e gossippari prezzolati.

La Tina, volendo evitare di parlare direttamente di politica - essendo cresciuta in una famiglia in cui non si dice per quale partito si vota nemmeno per sbaglio - elenca alcune cose che, francamente, l'hanno proprio stufata:

. lui-è-peggio-di-me. La sindrome del non importa cosa faccio io, se quello è andato un filino peggio di me allora avrò sempre un pirla verso cui puntare il dito per dire eh ma guardate lui, che è davvero un perdente! Non conta essere bravi, conta solo non essere gli ultimi.

. noi-abbiamo-vinto-e-loro-no. Ora, non che la politica debba essere il gioco del fairplay per eccellenza - d'altro canto non sono mica rugbisti - ma questo festeggiare improprio, spesso in anticipo col rischio di doversi rimangiare tutto e fatto in più da chi non ha direttamente vinto un bell'accidente, è di cattivo gusto. Anche gli attori lo sanno, se vinci qualcosa ti congratuli con chi era in corsa con te riconoscendone i pregi.

. il senso di irrealtà galoppante. Chiusi nel proprio conto delle poltrone, nei propri interessi spasmodici, forse gran parte dei politici si sono un po' sconnessi dalla vita reale. Quella della Tina per esempio, che voleva comprarsi un portatile nuovo e più maneggevole ma col botto alla macchina per il momento soprassiede, e le va il sangue in testa a vedere i parlamentari giocare con l'ipad - gentilmente fornito fra i benefit aziendali, neh - mentre dovrebbero fare il loro lavoro.


Citazione - ha gia detto quanto ami le citazioni la Tina?
"La politica dovrebbe rappresentare interessi, interpretare ideali, colmare il divario tra sogni e realtà; non può essere fatta solo sottolineando i vizi del proprio avversario".


PS: non dimentichiamoci l'impegno di voto del 12 - 13 Giugno! ^__^

domenica 15 maggio 2011

Rieccoci.. e pure con l'award!

Dopo giorni di assenza dal blog, un po' per beghe personali e un po' per la scarsa collaborazione di Blogger, la Tina è proprio contenta di tornare qui. E' sempre un piacere!

Intanto ringrazia la bella e rotonda Liz e MissMartinaB che l'hanno pure premiata con


di cui è tutta contenta e fiera, e scusate ma ora si bulla un attimo.


Per prassi l'award va consegnato a 15 blogger. Essendo in ritardo cosmico la Tina fa un gesto di amore verso amici blogger e mica blogger, che si sentono lovely nel loro blog e fuori e affrontano la vita con spirito positivo, e lo dedica a tutti loro.
Evvivissima.

Siccome deve dire anche 7 cose di se stessa, e diciamocelo bloggare le è mancato un po', ci si sbizzarrisce:

. soffre di due dipendenze assolute. La crema per le mani e il burro cacao. Se esce senza, diventa pazzoide e nevrastenica entro 6 minuti e deve andare a comprarne di nuovi

. sogna di salire a bordo di una rompighiaccio. Sarebbe l'unica idiota che saltella tutta eccitata da un lato all'altro di un barcone immerso fra lastre di ghiaccio come se fosse l'esperienza più mitica del mondo

. vorrebbe girare un film in cui la protagonista sia una tizia vagamente sovrappeso, poco incline alla depilazione e che non giri solo in tubini aderenti e tacchi anche per pulire il bagno, in grado di trovarsi un uomo come piace a lei anche con questi inimmaginabili difetti

. ama pensare che ci siano oggetti che resistono al passare del tempo e possono essere trasmessi agli altri. Come la copertina bianca di lana che ha fatto con gli aghi sua nonna, o forse sua mamma, e che un giorno lei userà per avvolgere... Beh, chi può dirlo. Qualcuno!

. anche se il ruolo di "quella che non deve vuole chiedere mai aiuto" le calza abbastanza bene - non per tutto, ovvio - sogna, quasi vergognandosi un po' della cosa, qualcuno che ami prendersi cura di lei e lo faccia con gioia, senza peso

. ghigna intimamente quando incontra persone con nomi davvero, davvero strani. Fra i migliori che ricordi Policarpo, Ughetta e Sulpicio. Diciamocelo, Sulpicio è meraviglioso. Anche se si affanna a dire che nononò, non sono male, e sisisì, ne ha sentiti altri con lo stesso nome lei se la ghigna. D'altro canto fino a 20 anni di età pensava che se avesse fatto figli si sarebbero chiamati Atlantide - lei - e Vladimir - lui. Quindi, c'è da stare allegri!

. camminando per una strada di Londra, qualche anno fa, ha visto e fotografato un poster pubblicitario che diceva "if you don't like your life, you can change it!" - se non ti piace la tua vita, puoi cambiarla!
L'ha trovato geniale nella sua semplicità, e ne ha fatto un po' il suo motto. Anche questo lo dedica a tutte le persone che passano di qui, sperando che trovino sempre qualcosa di bello che vale la pena tenere.

mercoledì 11 maggio 2011

Driiiin! Driiiiiin!

8 e mezza di mattina.

Il telefono squilla.


- Pronto (yaaaaawn!)

- Buongiorno sono il carrozziere!

- mapporc! Buongiorno, mi dica.

- Ecco, sa quell'elenco di pezzi da cambiare di cui parlavamo? Quelli che dal costo si direbbe siano stati fusi in oro zecchino, cesellati da un monaco cieco e cosparsi di diamanti purissimi? Sì, SO. Pare che li abbiamo trovati! (sottinteso, bravi noi)

- Ma pensi. Ma che bella notizia, così inaspettata, a quest'ora del mattino! Potevano essere anche le 5 e 48, chiama quando vuoi per dare 'ste news! Bravi voi.

- Ecco, se li vogliamo dobbiamo confermare entro un'ora che li prendiamo sennò magari li vendono a qualcun'alt-


- NONONONONO li confermi per amor del cielo. Li blocchi. Li placchi. Faccia quello che deve.


- Va bene. Allora mi hanno detto che se li prendiamo li fanno avere qui fra domani e giovedì, e dalla prossima settimana ci lavoriamo su.


Mò mi gioco la carta della faccia di tolla, che sta sempre bene.

- Sì, e mi scusi la domanda.... E' vero che inizialmente le avevo detto che non c'era fretta, neh, lo so... Ma una volta che ha i pezzi in carrozzeria, quanto ci vuole per riavere indietro l'auto? Ti prego non dirmi eh bella mia non prima di 20 giorni che io per la fine del mese la voglio mi serve la vogliooooooo...

- Ma secondo me in una settimana dieci giorni al massimo è fatta. Non sono tante cose da fare, prima di fine mese ce l'ha.

- I love you. E senta, per il preventivo quindi come rimaniamo? Sa che quello che mi aveva fatto era un po' alto...

- Beh vede, con questi nuovi pezzi la cifra scende da tot mila (cifra improponibile per il valore dell'auto) a N mila (cifra che sono disponibile a pagare, e che gli ho detto è accettabile).

- I love you so much. Ah allora va bene, blocchi i pezzi, le porto un anticipo così li paga direttamente, passo in mattinata, grazie per la chiamata!

- Va bene. Già che l'auto è qui le sistemo anche gli Nmila graffi e bottarelle che ha preso sul parautri posteriore, quello manco gliel'ho chiesto se lo voleva ma noi lo facciamo!

- I lovissimo you. Grazie!


Ora, c'è mancato poco la Tina facesse colazione a spumate Brut per brindare.

Ma che inizio fichissimo di giornata!!!!!!!

martedì 10 maggio 2011

Illusioni

Nella figura a destra sono indicati con le lettere A e B due quadrati della scacchiera, che sono dello stesso colore. Impossibile, si direbbe osservandoli. Il quadrato B è talmente più chiaro di quello A!!

Vi assicuro di no. Ho salvato ed aperto l'immagine con paint, fatto copia-incolla di un pezzetto del quadrato A in quello B. Stesso colore.

I nostri occhi sono confusi dal gioco di luci ed ombre. L'autore dell'illusione ottica, Adelson, è un genio.

La Tina vorrebbe tanto che le illusioni fossero tutte così. Sorprendenti, intiganti, divertenti.

Manco per sbaglio.

Quante volte s'è pensato "mi ero illusa che sarebbe andata diversamente"? La Tina è in questa fase. Ha un piccolo blocco di tipo psicologico a fare.... Tutto.

Ora esco.
Si ma per andare dove??

Mi devo studiare quella cosa.
Con tutto quello che ti sei studiata e non t'è servito mai...

Ho voglia di vedere quella persona - amica incoraggiante senza essere smielata.
Sì ma non c'hai manco la macchina per andarla a tovare...

E allora prendo la macchina di papà.
Se non serve a lui....

Ho bisogno di fare 2 chiacchiere con lui - amico caro che mi analizza guardandomi negli occhi e ridendo con me delle mie grane.
Ma è lontanissimo. E poi vedrai che ha da fare.

Soprattutto, devo scrivere. Voglio, ma anche devo. Perchè è stato il mio pensiero felice per un sacco di mesi e mi ha tenuto a galla e come dice Peter Pan, pensa al tuo pensiero più felice, è come avere le ali! E invece ora non riesco a farlo.
Ma sei stanca. Ma c'hai lo stress post-traumatico. O lo stress da cambio di regione, di condizione lavorativa, di stato d'animo, o sei stanca o c'hai sonno o voglia di fare altro o semplicemente di fare nulla.

Cercasi modo rapido, testato e possibilmente divertente per mandare a fanc stendere le illusioni e sostituirle con qualcosa di un po' più reale.


PS: Illusioni è anche il titolo di un romanzo breve molto molto bello, di Richard Bach. Illuminante, evocativo, splendido. Lo consiglio a chiunque.

lunedì 9 maggio 2011

Àncore.

La Tina promuove il pensiero alternativo allo sclero.

Quando capitano i momenti in cui si sente vagamente impanicata, o bloccata come una macchina senza gomme, o semplicemente ferma a grattarsi il mento in attesa che le arrivi un calcio nel sedere che la sblocchi, si impegna a trovare elementi che la "distraggano" dalle sue tristi (?!) vicende e la facciano sorridere.



Àncore a cui tenersi per evitare di essere sballottata troppo di qua e di là.



Possono essere cose bellissime che non la riguardano personalmente, o piccolezze che però hanno un buon sapore.



E quindi, in ordine rigorosamente sparso:

. mia cugina che compie gli anni oggi ha insegnato alla sua pupa di neanche un anno a battere le manine per farle gli auguri. Quando me l'ha detto ho ribattuto ridento "l'avete ammaestrata" e m'è venuto questo flash mentale dei delfini ai parchi acquatici, e ho visto la bimba nel suo ovetto che batte le mani e i genitori che le tirano le aringhe da prendere al volo :D

. una persona saggia ha deciso che è ora di calare alcune maschere e di affrontare certe situazioni, e si è messa a disposizione di chi la potrà aiutare a scavarsi dentro. La Tina ha un rispetto infinito per chi riconosce le proprie difficoltà e invece di fare spallucce e dire "passeranno" le affronta, per quanto possa essere difficile e fare male e far paura

. Sfolli è incinta. Vabbè, ormai tutti lo sanno. Ma posso dire che io certe cose le ho conosciute con lei, le ho scoperte leggendo il suo blog. E ora a sapere che ce l'ha fatta mi sento contentissima per lei e le vorrei dare un sacco di pacche sulle spalle e di incoraggiamento e suonarle le trombette col cappellino a cono in testa

. la Tina ha un carteggio infinito di email con una persona proprio bella con cui condividere un sacco di pensieri, dalle picollezze tipo "sai quanti giorni è che non vado al bagno" al "la mia vita deve prendere questa strada perchè è quello che voglio io e mi ci spaccherò pure la testa sopra per realizzarla ma vedrai che gran robe farò"

. ieri la Tina ha iniziato a prendere il sole. Parliamone. E' sempre pallida come un formaggio, ma il colorito è passato da mozzarella dimenticata fuori frigo per giorni&giorni a mozzarella conservata correttamente. Un successone. Per i primi di giugno si aspira alla nuance essere vivente a sangue caldo, che sarebbe un traguardo magnifico

. tira un vento assurdo, e come sempre nei giorni ventosi la Tina ha quest'impressione di pensieri scompigliati che possono andare in qualcunque direzione - un po' come i capelli - e le piace un sacco, perchè chissà prima di sera cosa avranno partorito i suoi neuroni - Jim e Jack, chiamiamoli pure per nome


E ora basta pensare alle cose belle, è ora di agire per farne accadere di nuove.

venerdì 6 maggio 2011

A buon intenditor...

...basta una foto.

Ma stai bene?

- No ma dimmelo se ti senti strana.

- Guarda che sto bene.

- Ok, se sei stanca andiamo a casa...

- Se sono stanca te lo dico, tranquilla.

- Non sollevare quella cosa che pesa.

- Peserà un kilo scarso, ma stai tranquilla?!?

- Hai mangiato stamattina?

- Sì. Tramezzino tonno e carciofini, la colazione del campione. Avevo fame e voglia di salato...

- Brava. Brava.

- ......

- Ti vedo pallida... Sicura che stai bene??

- Ommadonna! Sono color scamorza dallo scorso autunno, ho le occhiaie tutto l'anno, 'na faccia e dei capelli che sembra dorma fra i rovi, quale serebbe la differenza fra ieri e oggi??

Ora. Se la domanda che ci stiamo ponendo è ma sarai mica malata o incinta? la risposta è un NO sghignazzato. Ma a quanto pare preoccuparsi per una donazione di sangue è diventata una moda imperdibile.



Non che dispiacciano le attenzioni, capiamoci. Ma fanno sorridere!

P.S. Oggi pomeriggio la Tina va dal carrozziere per il preventivo definitivo per aggiustare l'auto. Ecco, la domanda ma stai bene? potrebbe tornare estremamente utile in serata. Si sa mai....

giovedì 5 maggio 2011

Be careful what you wish for.

"Io per te scalerei montagne, prosciugherei gli oceani, attraveresei i deserti...
Ma non chiedermi di portare fuori l'immondizia!"

Mmmmh.
Gentile amico o amica, se non capisci che di oceani prosciugati non ci si fa una cippa e che montagne e deserti li posso passare pure io, comodamente seduta in aereo, allora di che stiamo parlando?


Nella vita servono le cose piccole.

Qualcuno che si alzi prima di te per prepararti un caffè, se non riesci nemmeno a scollare le palpebre al mattino.

Qualcuno che sbarazzi la tavola se tu stai morendo dalla voglia di pisolino post-pranzo.

Qualcuno che ti sollevi dalle piccole incombenze che quando stai bene quasi non pesano, ma quando stai male ti sembrano macigni insormontabili.


La Tina un paio di giorni fa ha espresso un desiderio.
Quello di poter aiutare, anche solo metaforicamente, le persone a lei vicino ad affrontare piccole o grandi battaglie, infondendo un po' di coraggio e di forza a chi se ne sente troppo poca addosso.

Oggi la sua vita, con una bella ghignata ironica, le concede di realizzare questo desiderio in modo un po' meno etereo e molto più pratico.

- Che stanchezza infinita.
- Eh, vai a riposarti!
- Infatti. Senti, fai tu i piatti e già che ci sei stiri quella montagna di panni che ammicca dall'asse da stiro?
- .....Ma dai, che bello.

La Tina se ne va perchè il pomeriggio da Cenerentola durerà ancora ore.


La prossima volta che vuole fare qualcosa di buono e bravo, si offre per fare la french manicure ^___^

mercoledì 4 maggio 2011

Mesiversari.

All'anniversario mancano ancora millemila giorni, e altrettanti post, pensieri sparsi che si rincorrono come criceti nella ruotina. Belli loro.

Ma la Tina nota che sono passati 2 mesi dall'apertura del blog.
Da quella sera in cui spronata da un'amica che pranzando con lei le ha detto "buttati!! Inizia a scriverlo 'sto blog!" e da un'altra che distante fisicamente ma vicina col cuore la incoraggiava, ha aperto tentennando e dubitando il suo blogghino.

Che poi.
- Ah, blogghi?
- Sì. - Ghigno contenuto.
- Ah, ma è un blog sul matrimonio?
- No.
- La maternità?
- Nonnò.
- La vita di coppia?
- Nnnno. Sono single.
- Ah, allora blogghi sulla tua sgallettata e feroce vita da single?
- Guarda, mia nonna 94enne che è sorda e parla solo in dialetto c'ha 'na vita sociale più densa della mia, lasciami stare.
- Ma quindi di che blogghi?
- Ohsantapace! Ma non so. Di me, immagino.
- Egocentrica........ - pensiero silenzioso ma visibile nello sguardo sibillino.

Comunque. Dicevamo.

In due mesi ha l'impressione di aver scritto una quantità impropria di parole, parole, parole


come cantava la cara Mina.

Ma soprattutto le sembra di aver conosciuto persone con cui è un piacere confrontarsi, ridere di se stessi e della vita, prendersi un po' in giro e scambiarsi incoraggiamenti, spronandosi a trovare qualcosa di buono in ogni giorno.


Insomma, non saprà ancora bene di che blogga la Tina, ma è un piacere grande farlo.

martedì 3 maggio 2011

Come nel mondo di Oz.

Ci sono giornate in cui si vorrebbe avere il doppio di quello che si ha.
Non in peso - vuria mai! - nè in soldi o in altro.

Si vorrebbe il doppio della forza, del coraggio, dell'energia per poterlo dividere con chi sta facendo fatica ad affrontare certe situazioni.

E' così squisitamente personale sentirsi stanchi. Nessuno può dire se una certa cosa costi davvero tutta quella fatica ad un'altra persona. Come si può capire se ci si sente davvero spompati e senza energie o se ci si abbandona solo all'autocompatimento, cercando conforto?

Qando vede qualcuno che ama e che cerca di affrontare le sue battaglie, la Tina vorrebbe pazzamente presentarsi col sacchettino di tela tipo quello del riso Carnaroli esclamando "ciao, è una dose extra di forza di volontà, o coraggio, o enegia pronta all'uso per mandare a farsi fott benedire tutte le preoccupazioni, i drammi, le paturnie che ti stanno ballando intorno".

Come nel mondo di Oz, la Tina vorrebbe poter impiantare il coraggio nel cuore di chi ce l'ha già ma ignora di averlo, e si sente senza alcun appiglio quando le ondate più alte arrivano e travolgono tutto.


Non essendo in quel mondo, forse si può solo ricordare ad ognuno che tutti i sentimenti che proviamo, anche quelli negativi, sono dentro di noi. Quindi noi siamo più grandi di loro. E li possiamo guardare negli occhi, affrontare e perchè no, vincere.

lunedì 2 maggio 2011

Al parco.

Mattinata al parco con due cuginetti, 6enne e 3enne. Ovviamente vogliono fare giochi diversi, anche se il piccolo copia con qualche minuto di ritardo tutto quello che fa il più grande.

La Tina è in mezzo ai due, fra quello che scivola come un pazzo e quello che si arrampica con la fune. Come in un match di tennis volta la testa a destra e sinistra per non perderli e cerca di prevenire ruzzoloni, capitomboli vari e spiaccicate di faccia dagli scivoli.


Passano accanto un gruppetto di ragazzini di prima-seconda elementare e la disgraziata sente il discorso più surreale mai ascoltato.

A pronunciarlo è una bambina, montatura fashion degli occhiali, scarpina stringata, gonna in jeans e capello a onde morbide.
Sta parlando con un bambino che le caracolla accanto, cercando di assentire e non inciampare in contemporanea.

- Tu capisci - dice lei chiaramente proseguendo un discorso precedente - appena arrivati alle elementari mi ha lasciata, così. Senza una spiegazione! Senza un motivo! Secondo me aveva un'altra....


Ok. Fermi tutti. La Tina è rimasta così indecisa se scoppiare a ridere dietro alla giovane o tirarle un sanpietrino per farla rinsavire che ha rischiato di perdersi i cuginetti. Entrambi.

Ha iniziato a pensare che lei a 6 - 7 anni

. non parlava di problemi di cuore come una navigata partecipante del grande fratello

. non si vestiva come una modella in erba per giocare al parco - ma i grembiuli???

. non era a conoscenza che un ragazzo potesse stare in contemporanea con più di una ragazza, ignorando in toto il problema

. non speculava sulle ragioni per cui le relazioni finivano

. non ammorbava l'anima a compagni di classe innocenti e sconcertati


Ma, le viene il sospetto, ai suoi tempi ci si divertiva molto di più.
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