A volte il mio cervello mi fa arrabbiare.
Elabora teorie sue, ci costruisce sopra mondi di carta colorata e finge che siano realtà.
Spesso queste realtà sono ben poco reali, sono difese che lui crea da minacce apparenti o inesistenti.
Mi verrebbe da dirgli "cervello mio, tira su i muri dopo aver visto pericoli reali; armati di tutto punto quando è necessario, non con tutto questo anticipo!"
Ieri ho dato una stoccata al signor cervello, e devo dire che è stato divertente appioppargliela.
Mi sono trovata in una di quelle situazioni un po' scomode tipo: l'amico di vecchia data mi presenta la sua nuova compagna, e quando ci sono grane fra loro due la compagna - che io prima manco conoscevo - mi chiama per parlare di loro, dei problemi che sono nati, delle incomprensioni ecc ecc.
E' un ruolo che ho sempre odiato: mi sembra una situazione perdente in partenza, sia che le cose fra i due piccioncini si sistemino (nel qual caso lei riporterà quello che io ho detto a lui, che potrebbe fraintenderlo o dirmi comunque di farmi una saccocciata di affari miei), sia che la relazione finisca (e lì mi partirebbe il senso di colpa tipo avrei dovuto dire/fare cose diverse, avrei potuto evitarlo, ecc ecc).
E poi, se proprio devo essere schietta, non mi piace l'idea di prendere il ruolo di confidente solo perchè sono amica-di, in questo caso amica-di-lui; non conoscendoci prima io e la nuova compagna non c'erano chiaramente altri motivi se non analizzare nel dettaglio ciò che lui ha detto, lui ha fatto, lui non ha fatto (peggio ancora), come ha risposto ai messaggi, perchè ha sospirato troppe volte eccetera.
Insomma, dopo aver accettato di vederla (non riesco a dire no ad una persona che mi chiede aiuto in modo tanto diretto: "sto da culo, ho davvero bisogno di parlare con qualcuno") sono partita di casa così:
E il mio cervello si è preso una stoccata decisa e netta, perchè è stata una serata davvero bella.
Al di là di avere la sensazione di aiutare un'altra persona, solo ascoltandola (ho tentato in ogni modo di parlare il meno possibile, e di non esprimere troppo il mio parere da persona-che-lo-conosce-da-tanto-tempo) ci siamo ritrovate a parlare di noi due, di viaggi, di esperienze di vita, di relazioni passate ed errori che ci facevano ridere, di possibiltà per il futuro, di sogni nel cassetto che avrebbero anche voglia di uscirci da 'sti cavoli di cassetti e magari diventare un po' più reali di un sogno.
E' stata una serata bagnata di birra e accompagnata da buon cibo.
Ha fatto bene anche a me, che di occasioni di raccontarmi e ridere non ne ho, ultimamente, poi così tante.
Spero che il mio cervello abbia imparato ad affrontare le novità con uno spirito più positivo, più aperto: chi può dirlo, la vita potrebbe riservarci qualche bella sorpresa, di tanto in tanto.
4 commenti:
ooohhhh...ogni tanto la stoccata al cervello la devo dare pure io, che non sempre le sorprese e le novità della vita sono brutte! ti abbraccio!
Io sarei partita esattamente con l'umore come il tuo. Certe volte sono convinta di andare incontro a quello che mi sono creata nella testa. A volte sono felice che non sia così, ma a volte mi scoccia :-)
pink, le novità belle e inaspettate sono splendide, proprio perchè non ci siamo creati nessuna attesa e ce le godiamo in pieno! come mettere natale a metà settembre! :D
eu, quando mi aspetto tante grane e invece ricevo qualcosa di bello mi sento incredibilmente grata. è una gran bella sensazione!
fiera di te!
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