Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

mercoledì 30 gennaio 2013

Buone intenzioni a parte.

Periodicamente ci ricasco.
Cado in quel bisogno di aprire la diga del "memiseraetapina, nulla va come vorrei, ogni cosa è complicata, ne imbroccassi una festeggerei..." e mi aspetto, pirla io, di essere ascoltata.

Che poi, a me, quelli che ti compatiscono per qualsiasi cosa accada stanno anche antipatici. Quelli del "uh poverina, chissà che fatica, ma capitano tutte a te, ma non è mica colpa tua" non li posso cecà.

Però se vedi che il livello della mia pressione sale a livelli di guardia e mi si crepa la fronte a forza di rughe e se non parlo scoppio, cacchio, fammi parlare.
E' un cortese invito.

Invece in alcune occasioni nei giorni passati mi sono trovata davanti un sacco di "ah beh!"
"Ah beh se fai così allora non otterrai nulla.
Ah beh se dici questo allora non hai capito lo spirito della lotta.
Ah beh se pensi così che senso ha continuare?
Ah beh allora tu vuoi solo lamentarti."

Allora. So' femmina, so' pure cacacazzi a volte, e sì mi può capitare di imboccare questa strada fatta di rimostranze al destino infame che mi assesta una mazzata sulle gengive ogni quarto d'ora, così per sport.
Ma non passo la mia vita a cercare comprensione e compassione, ho solo voglia di essere ascoltata.
Credi che le mie siano lagne inutili, dannose per il microclima terrestre, una pippa assurda da stare a sentire?
Fai lo sforzo, ascoltami e DOPO spiegami per filo e per segno dove e perchè sbaglio.

Se ti riesce, non farlo appena io apro bocca, perchè così ottieni il duplice effetto di farmi girare le balle a giostra e non farmi sfogare, così che anche se dici la cosa più saggia del mondo a me viene da fare a gara di schiaffi sulla tua faccia.



Io le capisco le buone intenzioni di chi dice "ti fermo subito perchè tanto non ti serve parlare di queste cose", ma vorrei essere accolta anche nel mio sciocco e improduttivo sfogo.
Perchè se non lo tiro fuori mi viene un nodo di nervi fra il cervello e il cuore che mi strozza.

(Poi passa, eh. Poi passa)

6 commenti:

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Hai ragione. Gli sfoghi servono. Poi vanno superati.

Ma servono, cazzo!

la tina ha detto...

Vero? Mi sono sentita come quando da bambina mi zittivano dicendo "mangia tutto, pensa ai bambini che muoiono di fame" e io rispondevo "e portagli 'sta minestrina allora perchè a me non piace!"
Esempio cretino per dire che non mi serve sentirmi dire che c'è chi ha molto più coraggio di me, io devo accettarmi anche nei momenti di paura. E devo poterla esprimere, porca paletta!
Grazie caro ^_^

sfollicolatamente ha detto...

Dai dai sfogati che siamo qui noi!!
Quel foglietto e' geniale uauauaaaaa

la tina ha detto...

Vero che è bello!!! Ricorda un po' quello "in momenti di stress colpire forte qui con la testa" con disegnati il bersaglio :D
Sfolli, alla fatica della vita si somma la ricerca di conferme, di rassicurazioni, che magari spero di trovare io nelle persone non adatte, e mi casca addosso il castello di carte.
Poi, come dicevo prima, passa.

n. ha detto...

ti dico solo bentornata... spero di riuscire a venire presto a trovarti, ma questi giorni mi scorrono via con una rapidità allarmante..
ti abbraccio e ti regalo uno dei tuoi mitici foglietti :)

la tina ha detto...

Ciao n., voglio che quando ci vedremo io abbia good news, very good news da darti, e sarà presto. Anche a me i giorni schizzano via come se fosse una gara, ma che è? comunque il tempo lo troveremo, oh sì.
Un abbraccio forte!

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