Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

martedì 23 ottobre 2012

Il messaggio sbagliato.

Quando vedo certe cose mi sento una specie di scollamento interno, perchè ho l'impressione di focalizzarmi su aspetti marginali, sciocchi.
Però oggi non ho voglia di trattenermi e ne parlo.


Su un quotidiano nazionale c'è il rimando alla presentazione di un libro sulla strage di donne, il cosiddetto femminicidio, che da qualche tempo (troppo, sempre troppo) impazza come sport nazionale.
Sembra si giochino i campionati.

Snocciolo due dati, così per amor di precisione: nel 2011 sono state ammazzate 137 donne, una ogni due giorni e mezzo circa, e dall'inizio del 2012 siamo a quota 98, donne di tutte le età, uccise da uomini. Una mattanza che nasce in situazioni di relativa "normalità", in contesti familiari, fra fidanzati, fra mariti e mogli, fra ex compagni.

Non mi permetto di disquisire sulla situazione, sui provvedimenti che alcuni (e alcune, sopratutto) chiedono.
Io mi concentro, come dicevo, sul particolare marginale.
Che però mi sembra troppo fuorviante.

La foto che accompagna l'articolo ritrae una donna seduta in terra, in abito corto, tacchi che si intravedono, capelli lunghi e sguardo un po' spento, testa girata verso la macchina fotografica e verso un uomo, in piedi, che la foto mostra solo dal bacino in giù.
Lei è molto bella, in un'ambientazione diversa potrebbe rappresentare un profumo di marca, un cosmetico qualsiasi.


Presumo che chi l'ha fotografata abbia cercato di offrire un'immagine evocativa: la donna indifesa, seduta a terra, con la faccia triste, e l'uomo minaccioso, senza volto, in piedi, che sovrasta su di lei.


Però a me l'immagine sembra così stonata.
Perchè l'immagine di donna che accompagna un articolo simile dev'essere una modella in posa? L'immagine che spesso hanno gli uomini delle donne, gnocca e disponibile per capirci, e non quella di una donna che possa davvero far capire di che cosa si parla?
Lo capisco che nella prima pagina di un quotidiano nazionale le foto di donne pestate, di lividi, lasciamo perdere di sangue o scene del crimine, non si possano mettere.
Però così ho paura che si alimenti l'immagine che ha in testa chi commette certe cose.

Certo la mente di chi ammazza una donna non ha bisogno di una foto più o meno azzeccata per accendersi e fare quello che fa. Ma se è vero che alla base di certi atti c'è il senso di possesso che l'uomo sviluppa verso "l'oggetto donna", anche elementi microscopici come una foto potrebbero aiutarlo a capire che la donna non è un oggetto, da nessun punto di vista.


(Sproloquio? Oggi va così).

7 commenti:

LadeaKalì ha detto...

Sarà pure uno sproloquio, ma lo trovo uno sproloquio molto sensato. L'immagine stride anche ai miei occhi. Ho visto diverse campagne/articoli di questo genere, e raramente ho trovato un'immagine così fuorviante, senza nulla togliere ovviamente alla dignità dell'iniziativa....

la tina ha detto...

grazie, Kalì. a volte mi sento la principessa sul pisello delle idee cretine, e invece non sembra solo a me che ci sia qualcosa fuori luogo...

gegge ha detto...

I quotidiani nazionali quando vogliono pubblicano cose ben più impressionanti... purtroppo a volte chi deve realizzare una idea ha una sensibilità non adeguata o inerente a quello che si deve esprimere. Succede, magari qualcun altro la trova una immagine efficace. Per me sinceramente non lo è , non è immediata, non fa capire bene di cosa si sta parlando, l'espressione della ragazza non mi sembra rappresenti quello che dovrebbe essere il suo stato d'animo...
Ovviamente sono considerazioni soggettive su di una foto.
Comunque quello che conta è il contenuto del messaggio nei testi
ciao ;)

la tina ha detto...

Gegge, certo che il messaggio è importante, ed è quello che conta davvero. Ma se come me tante persone leggono il giornale dandogli una scorsa veloce ogni tanto, balza agli occhi prima l'immagine, e a volte non ci si concede neppure il tempo di aprire i contenuti scritti.
Per questo si dovrebbero usare foto immediate, comprensibili, adatte.
tutto qui :)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

In effetti quella foto, come hai detto, sembra più adatta ad una pubblicità di profumi che a commentare la violenza sulle donne.

Hai ragione. E' stata una scelta oltremodo discutibile....

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno quello che dici.
Anch'io mi arrabbio di fronte a queste immagini che, ammettiamolo, tendono a giustificare il crimine, basandosi sul vecchissimo schema:
1- lei l'ha provocato
2- comunque era una mezza scema o poco di buono o comunque non sufficentemente dignitosa.

Purtroppo non sono "dettagli" e tantomeno insignificanti. sono segnali ben precisi che ottengono risultati ben precisi. CHE NON MI PIACCIONO!
LA LUNA NERA

la tina ha detto...

Posso dirvelo che in parte mi rassicurate? Sono felice di non essere la sola a pensarla così.

Imatig, Luna nera, grazie per i commenti. Anche io credo che se l'immagine è ambigua in qualche modo veicola il significato sbagliato, e può sviare i pensieri già sufficientemente confusi della "massa".

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