Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

giovedì 8 novembre 2012

Pago pegno: la mocciosa.

Non so se sia quel tempo balordo e bellissimo che mischia cielo azzurro, sole tiepido e aria gelata appena si è all'ombra, o forse un po' di fatica mentale e fisica. Non so se c'entri fare avanti-indietro da casa al centro con la bici anche 2 volte al giorno, il che sono 20 km in mezzo al traffico, sulla strada cercando di non finire fra i binari del tram (caduta garantita) o sui marciapiedi a scampanellare e chiedere scusa a tutti mentre li schivo.

[n.d.r. l'altro ieri non ho schivato un tipo. Usciva da un negozio un po' di fretta, e io ero come sempre sul marciapiede. Gli sono piombata addosso come un tir sul fagiano a bordo strada, l'ho travolto, mi sono scusata quasi in lacrime. Lui consolava me dicendo che andava tutto bene, tutto a posto, non mi sono fatto niente. Stai serena. Si è allontanato zoppicando. Io ho pedalato tutto il giorno a 0,003 km all'ora].

Non so da che dipenda, insomma, sta di fatto che da ieri sono ufficialmente una mocciosa.
Starnutisco, tossicchio un po', ho la voce di una che parla con un mandarino in bocca e un cuscino premuto sul naso.
Una goduria.

Ieri ho tenuto botta e sono uscita ugualmente, per un pranzo che spero tanto si rivelerà utilissimo (ho coinvolto una cugina adorabile per chiamare i suoi mille contatti torinesi e aiutarmi nella ricerca) ma oggi non mi muovo da qui. Letto, plaid, borsa dell'acqua calda, fazzolettini ovunque, tè caldo, pensieri e PC.




Per fortuna ci sono miele, propoli e vitamina C da prendere, anche se più tardi mi farò un giro anche con loro.






Mi consolo con il pensiero che oggi è nata una cuginina nuova di zecca, benvenuta piccola C ^__^

E poi c'è lui, il pacco. Una delle gioie di vivere fuori casa è quella di ricevere lo scatolone contenente varie ed eventuali (nel mio caso vestiti pesanti che non mi ero portata prima, piumini e guanti, cappelli e sciarpe eccetera) in cui non manca mai qualcosa di buono, di dolce, che ti fa gongolare mentre spacchetti tutto, strappi lo scotch, tagli la carta.
I miei si sono superati con della cioccolata al caramello che farebbe piangere i sassi, e sotto influenza ci sta come nu babà!!

E così mi godo (circa) anche questa gironata di riflessi rallentati, pensieri che girano a vuoto come se si stessero sfilacciando, e un po' di riposo. Chissà che non passi tutto molto molto in fretta!

5 commenti:

Contessa ha detto...

Guarisci presto!

la tina ha detto...

Grazie cara. Passato :)

Anonimo ha detto...

Con quella grinta che hai, ti fa un baffo l'influenza!
LA LUNA NERA

Cecilia ha detto...

Ma le meduse sono già venute a farti compagnia??? :-D
Baci e riprenditi!!!
C.

la tina ha detto...

Luna nera, mi ha solo concesso una giornata di relax a letto, che detto fra me e te mi sono discretamente goduta ;)

Ceci, hai voglia le meduse!!! Miii, sono affettuosissime, non se ne vogliono andare!!! :D :D
Bacio cara.

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