Certe cose non cambiano mai.
Altre, per fortuna, sì.

venerdì 29 aprile 2011

Work in progress.

Quando ci si fissa un obiettivo non si dovrebbe avere solo un punto da raggiungere. La classica X sulla mappa piazzata nel mezzo del nulla. Ovvero, può andar bene se si è sull'isola deserta e si cerca il forziere dei pirati pieno d'oro.

Ma nella vita reale oltre al "voglio raggiungere questo!" potrebbe aiutare un sano "come ci arrivo?"

La Tina è un cantiere umano al momento.

No, non sta lavorando alla - pur necessaria - remise en forme di se stessa. Non posterà fra qualche giorno appunti di un naso più alla francese, labbra a canotto e sopracciglia depliate. Nonnò.

La Tina si concentra su quello che conta. Scrivere.

Quindi stamattina ha deciso di non andare a prendere il cuginetto 3enne per portarlo a spasso, cosa che farà certamente uno dei prossimi giorni - tipo domenica. Si è seduta davanti al pc, ha iniziato a scrivere e si è sentita a casa, in modo diverso dall'essere fisicamente a casa propria.

Ha pensato sorridendo alla nottata trascorsa, alla cena con l'amica che le ha raccontato le proprie evoluzioni e ha ascoltato le sue, all'allegra bevuta e ai discorsi seri, a quant'è alcolico sto cocktail?!? e a ballare con le scarpe in mano musica irlandese in mezzo alla strada alle 2 di notte.

Ha fatto colazione scrivendo e sbriciolando pane e cioccolato sulla scrivania, pensando 'sto pane è un po' troppo asciutto per poi accorgersi che stava masticando anche il foglio di scottex che avvolgeva il tutto, è scoppiata a ridere per l'idiozia galoppante e ha riempito lo schermo di poltiglietta cioccolatosa. Acciderboli - no, non ha esclamato questo.

La Tina si riappropria con calma dei propri pensieri, cercando di eliminare ogni minuto di più la paura di quellochepotevasuccedere e l'ansia da nonmelopossopermettereuncontocosìsalato.
La Tina torna a sorridere.

giovedì 28 aprile 2011

Altalene emotive

Che poi, pensando a come poteva andare, è andata bene così.

Certo, senza un lavoro, una spesa come quella che m'hanno sparato è una mazzata sulle gengive.

Dopo più di due settimane senza scrivere, rimettere le dita sulla tastiera e partorire un personaggio come Lui è veramente bello.

Domattina alle 8 appuntamento dal carrozziere. Alle 8?!? Ma non è superpresto? -_-'

Che bello pensare di fare un'improvvisata venerdì mattina, prendere il cuginetto 3enne e portarlo a fare un bel giro sul passeggino, sperando nel bel tempo così ci si rilassa un po' e si chiacchiera insieme nella sua magnifica lingua bambinesca di cui si capiscono 4 parole su 20.

Maledizione a chi ci fa la cresta sugli accidenti altrui, un motore non può avere tanti pezzi dentro!!!

Sono quasi semiinnamorata di Lui.

Mi mancano alcune persone, anche se le ho viste da poco. Oh come mi farebbe bene passare un po' di tempo insieme a certe facce amiche....

Ma dopo 14 anni che vai via da un posto e ci torni a vivere, quanti amici ti sono rimasti?? Ok, amici... Conoscenze. Contatti, ecco. Insomma, sono più sola che dentro ad un pozzo.

Se è vero che le emozioni alimentano l'ispirazione di chi scrive, mi sa che sto buttando giù la novella Anna Karenina, porca puzzola.

Non me ne frega nulla se pasqua è appena passata e s'è mangiato fino a scoppiare. Io domenica voglio di nuovo il pranzo con tutti i parenti. Ecco.

Chissà se quel simpatico amico a cui ho mandato una cosina da leggere la sta guardando o l'ha buttata in fondo alla lista delle cose da fare, dopo abbinare i calzini con le cinture e scegliere la baita dove festeggiare capodanno ^__^

Che bello quando una persona che non vedi da tempo ti accoglie con un abbraccione e un po' di chiacchere allegre e ti aiuta anche a risolvere le grane.

Ok no, sono già innamorata di Lui.



Queste altalene emotive mi stanno massacrando.

mercoledì 27 aprile 2011

46 righe.

Buongiorno, le manderemo al più presto il preventivo con l'elenco dei prezzi da cambiare.


Vai tra cara, prenditi i tuoi tempi.

Il preventivo arriva, lo guardo con un brivido sulla schiena.
Il brivido diventa una scossa rantolante che mi fa cadere dalla sedia.






Cioè, 46 righe??

46 DANNATISSIMI PEZZI DI ROBE DA CAMBIARE????

No dai, ma quanti aggeggi ci stanno in un motore?

Alcuni pezzi non li conoscevo neppure. Che poi, un paraurti è un paraurti, no? Mancopesbaglio. E c'ha le traverse e i supporti e e le griglie inferiori e superiori, neh, non ci facciamo mancare nulla.


46 pezzi.

Io non so. Davvero.

Che poi è vero, l'importante è non essersi fatti male. Stare bene, non avere conseguenze fisiche, per quelle mentali ci stiamo attrezzando.
Ma... Perdinci, non ci voleva 'sta sberla.

In compenso, se volete sapere cos'è un'elettroventola, una bombola essiccatore o un longherone, chiedete senza timidezze, ormai sono un'espertona.

Il bisogno impellente di coccolare l'animo demoralizzato per il danno economico mi impone di ridimensionare le mie preoccupazioni.
Quindi si accettano con gratitudine consigli per tirarsi su, esorcizzare i brutti pensieri, farsi due sane risate.

lunedì 25 aprile 2011

Un botto bruttissimo.

Il viaggio in autostrada per tornare a casa stava andando bene. Avevo appena passato una settimana intensa di visite, chiacchiere, incontri, abbracci, sorrisi. Mi preparavo a vivere le vacanze di pasqua a casa, sapendo di trovare la ciurma di genitori - sorella - zie e zii - nonna - cugini e cuginetti pronti a rilassarsi con me, contarsela su, mangiare e godere della reciproca compagnia.






Ma il botto in autostrada è stato brutto.

Un secondo prima canticchio una canzone che la radio generosamente trasmette, sentendomi veramente in stato di grazia. Ho letto da poco l'sms di un'amica che dice "è bello sentirti così carica, mi piace!" e dopo pochi minuti, senza capire come possa essere accaduto, sento un botto prodigioso davanti all'auto, in un istante scoppiano i due airbag anteriori dell'auto, inchiodo e inizio a gemere e nella testa la mia voce urla "NON POSSO AVER TAMPONATO! NON POSSO! CHI HO COLPITO? OH MIO DIO NO TI PREGO TI PREGO NO" e la litania di parole senza senso bagnate di lacrime va avanti finchè non scendo dalla macchina in questo stato surreale di incredulità.

Sono nella corsia di sorpasso dell'autostrada.
Per qualche misterioso, meraviglioso motivo le auto sfrecciano accanto alla mia, evitando di tamponarmi a loro volta.
Mi avvicino tremando all'altra auto, da cui emerge un ragazzo che sembra più preoccupato per la reazione di papà che per la propria salute - lo sarei anche io, se avessi sotto il culo una macchina da 50.000 euro.
Non capisco un cazzo, diciamocelo.

E poi.
E poi si ferma vicino a me una macchina. Un uomo, mai visto, scende, mi chiede come sto. Mi abbraccia mentre piango, indossa il giubbotto fluorescente e lo fa indossare a me. Mi rassicura. Chiama la polizia, si informa col ragazzo tamponato sul suo stato, mi dice sorridendo "sapessi quante macchine ho sfasciato io da giovane..." e a me sembra vagamente una benedizione.
E quando arriva la polizia, mi trovo davanti persone che comprendono il mio smarrimento, mi fanno presente con calma che il numero di targa da segnare sul CID lo posso leggere sul libretto di circolazione e non c'è bisogno di inginocchiarsi davanti all'auo per farlo, mi ripetono due volte se posso dargli la patente - la patente? ah sì... 'spetta... - e quando mi faccio venire una crisi di nervi perchè credo sia scaduta dal 2007 mi mostrano con un sorriso che sul retro c'è il rinnovo fino al 2017. Evviva.

Quando chiamo i miei genitori perchè mi vengano a prendere dove il carroattrezzi mi lascerà una volta rimossa l'auto dall'autostrada, sentendomi miserevole per la paura e l'ansia che gli sto creando, sento solo rassicurazioni, richieste di conferme che sto bene, che non ho nulla, che se il danno è solo alla macchina allora va bene.

Il danno alla macchina è grosso. Mi ha protetto alla grande, non mi sono fatta nulla. Non ho un livido, un segno. Per qualche ora l'airbag esploso mi ha lasciato un paio di segni sulle braccia, poi scomparsi. Ma lei ha il davanti sfondato e resta in officina, mentre io aspetto un preventivo che mi farà tremare le ginocchia per riaverla a casa.


Ma.
Ma non mi sono fatta nulla.
Ma quell'istante di distrazione fatale poteva costare la vita a una persona che non avevo mai visto prima, anche se cerco di non pensarci.
Avrei potuto avere altre persone con me in auto, avrei potuto colpire qualcuno con un bimbo in macchina, avrei potuto.... penso da giorni a tutto quello che sarebbe potuto accadere, e non è successo.
Il conto sarà una mazzata, e me lo dovrò pagare io. Non è così che contavo di investire i miei risparmi, pensavo a un paio di viaggi. Non è un bel pensiero dover spendere migliaia di euro in questo, pochi giorni dopo la fine di un contratto di lavoro.
Il mio progetto di dedicarmi alla scrittura ne esce un po' ammaccato.
Eppure, fra la paura che provo ancora e la preoccupazione e il senso di incredulità, non riesco a smettere di sentirmi fortunata.

Per la vicinanza, e il supporto di chi l'ha saputo e s'è preso cura di me, anche da lontano.
Per chi mi sta vicino e lo fa con ancora più gioia del solito.

Perchè in qualche modo mi sento benedetta.

venerdì 22 aprile 2011

On the road again....

AUGURISSIMI, A TE CHE PASSI E LEGGI!!




La Tina ci tiene ad augurare a tutti, chi parte e chi resta, chi si riposa e chi no, chi farà pranzettoni familiari e chi approfitterà per una scappata lontano da tutto, delle vacanze belle ma belle proprio, e lascia un sacco di baci ovettosi e cioccolatosi e pasquosi a tutti i passanti dal blog, visto che nei prossimi giorni teme di non potersi connettere grazie alla nutrita presenza familiare che le allieterà le giornate.


mercoledì 20 aprile 2011

Live or die

Pensierino della sera.

In queste giornate di visite e sorrisi e chiacchiere e risate mi balza davanti agli occhi un cartello, una scritta che dice

"Die for something is better than live for nothing".

Morire per qualcosa è meglio che vivere per nulla.

E' dedicato a un uomo che ha riempito la sua vita di valore, di significato. Giusto o sbagliato che sia, a seconda delle diverse visioni politiche, lui ha scelto comunque di partecipare attivamente allo spettacolo.





A tutti noi, che viviamo di cose grandi e piccole, di momenti di gioia e di incazzature feroci, di soddisfazioni e sconforti, di ogni singolo istante, vorrei dare un abbraccio e un po' di incoraggiamento, e dire di non cedere mai, qualcunque siano le battaglie che si stanno conducendo.

Che un giorno tutti moriremo - non per gufare, ma così è! - e allora saremo felici di qualsiasi cosa ci abbia arricchito l'esistenza e l'abbia resa così preziosa.

lunedì 18 aprile 2011

E' bello

Ogni tanto, è bello riscoprire che le persone sono ancora com'erano anni fa.
Nell'essenza, in profondità, le loro parole toccano in te le stesse corde di un tempo, facendoti commuovere, o appassionare, o sorridere.
Basta un'inflessione della voce per scoppiare a ridere mentre pensi "ma quante volte 'sto scemo m'ha fatto ridere così?". Basta qualche minuto per perdersi nei discorsi noti su se stessi, sulle vecchie passioni, la politica, l'evoluzione umana, le proprie vittorie e sconfitte.

E' bello anche vedere come si è cambiati, come ci si è adeguati ai segni esteriori e interiori che il tempo ha lasciato.
Chi ha scelto di abbandonare le proprie paure per vivere ogni giorno una vita che sorprenda, chi pensa al prossimo passo con attenzione e cura maniacali, chi ascolta quietamente i secondi che ticchettano senza crearsi alcuna ansia di riempirli con inutili speculazioni.

E' bello portare avanti le vecchie abitudini familiari.
Il giro delle cantine vinicole che domattina si concederà la Tina, guidando pigra per strade disegnate con mano leggera fra le vigne, ha il sapore di riti persi nel passato di quando lei era bambina e pur non partecipandovi ne sentiva parlare, e ora è lei stessa a compierli, portandosi nel cuore chi non li fa più e chi godrà del frutto delle sue peregrinazioni.


E' bello essere qui, vivere giornate ricche di incontri, di sorrisi e di abbracci, di attese e di appuntamenti, con l'agenda che non è mai stata così fitta di cose da fare.


E' bello anche sapere che fra qualche giorno, lontano da qui, queste impressioni che sanno di buono di un Aprile soleggiato le trasferirà nelle pagine che aspettano, quiete, di essere riprese in mano.

sabato 16 aprile 2011

Incantevole.

Che a volte, per passare del tempo bene, serve così poco.
Ma bene davvero, bene senza un secondo di imbarazzo, di cosa dire, di che parlare?, bene senza l'ansia del tempo che passa e delle cose da fare, bene a ridere, a parlarsi di cose a volte belle, a volte meno, aprirsi e intanto pensare, che bello.

Che a volte per un pomeriggio incantevole, bastano davvero piccole cose.


Grazie!!!

venerdì 15 aprile 2011

Parte

La Tina parte oggi. Fra qualche ora.
E la giornata è piena.

Saluta col cuore un po' gonfio e pesante le persone belle conosciute qui. Con ognuna ha diviso risate e sorrisi e sciocchezze e pensieri profondi e incoraggiamento e stimoli.

Pensa a questo suo ultimo anno di vita, che le è sembrato lunghissimo, importante per le decisioni prese, per i cambiamenti fatti. Quando riaprirà il blog sarà in un'altra città, un'altra regione. Un posto noto, con gente che le vuole bene da tanto tempo.


E la giornata è piena.

Quindi ora va.

Dà un bacio e ringrazia chiunque lasci un pensiero, che stasera, nell'altro luogo, le farà bene leggere.


Il peso del cuore è perchè è più ricco. Quindi GRAZIE.

giovedì 14 aprile 2011

Sversitudini

Il mood Pollyanna stammatina s'è defilato con un leggero colpetto di tosse e uno sguardo perplesso. La lacrima è in agguato, sia stanchezza o commozione o paturnia o ciclo incombente non è dato sapere.

Ma.
La Tina stamattina si sveglia osservando il cellulare che non espleta le sue funzioni di sveglia. Se non fosse che ormai alle 6 e fischia il cervello parte con uno scoppiettio e si getta vorticando in un mare di pensieri temporaneamente sopiti, svegliandola di soprassalto, a quest'ora la Tina sarebbe ancora a letto a far le bolle dal naso.

S'è svegliata col magone, e fra la doccia e l'incremata del corpo c'è scappato il piantino - che per fortuna però è venuto prima della fase trucco, sennò sai che bella faccia che aveva ora.

Grazie alla super coordinazione cervello-mano, la Tina stamattina ha preparato il tè e appoggiato la tazza sul tavolo. Vicino alla confezione della terra. Ha preso il pennello, passato un po' di colore sulle guance, pensando accidenti devo ancora fare tutto, le valigie, piegare i vestiti, caricare tutto, e il bollitore dove lo metto? E il vassoio di legno per la colazione a letto? E tutte 'ste scarpe?... E ha immerso tutto il pennellone con fare sicuro nella tazza del tè. WTF!

Venendo al lavoro ha realizzato che non ha avuto modo di salutare un'amica, e non sa quando vederla se non stasera dopo mezzanotte o domattina prima delle 7.

La mattinata in ufficio è stata una sequenza di telefonate arrabbiate, aggiornamenti pallosissimi e passaggi di consegne che quanto sono divertenti nessuno lo sa.

Ma ora la Tina dice

Non si farà rovinare le ultime 24 ore di tempo qui, si dedicherà a pensieri allegri e solari, andrà a cena a ingurgitare buon cibo e calorie come se piovessero, farà le sue valigie stanotte ascoltando Conte e Battiato e la disco anni '80, manderà gaiamente a fanc stendere le persone irritanti e noiose.

Checcavolo!

mercoledì 13 aprile 2011

Come la neve sei... ma non solo.

Gli innumerevoli spostamenti fra diverse città, ambienti di lavoro, amicizie sparse, relazioni create e presto rotte, hanno fatto sentire nel tempo la Tina un po' come la neve. Arriva, ne può cadere anche tanta, magari ti affascina magari ti da noia, ma sai già che prima o poi si scioglie e non lascia tracce.


Forse è vero che crescendo cambiano le prospettive e le opinioni, ma la Tina ultimamente percepisce le cose in modo diverso. Sente il desiderio delle persone di salutarla, sente parole come "non perdiamoci, davvero, non ci perdiamo" e per una volta non si sente come la protagonista di un film adolescenziale, di quelli in cui ci si promette alla fine delle vacanze di restare amiche x sempre per poi perdersi in 15 giorni.

Sente la voglia di restare in contatto perchè si è scoperto reciprocamente qualcosa di bello, di buono negli altri, che per una volta fa calare un po' il senso dell'obbligo di bastare a se stessi che a conti fatti serve così a poco.

Soprattutto, sente le parole e le risate di chi le vuole passare un po' di tempo per un ultimo saluto, guarda l'agenda piena di appuntamenti che le faranno fare le valigie di notte, col sottofondo musicale giusto e bevendo l'ultima birra rimasta in frigo (ma non sono forse le valigie migliori, quelle?) e ripensando a battute, incoraggiamenti, momenti passati dell'utimo anno.

E sente dentro un senso bello di tempo che passa, che fa cambiare le prospettive e rende un po' più consapevole anche del proprio valore.

Sottofondo della mattina, questo pezzo meraviglioso

martedì 12 aprile 2011

Ma perché?

Ci sono momenti in cui nascono nella testa pensieri sparsi che proprio non hanno un perché, ma crescono come i funghi in autunno e non possono essere evitati. 

E allora la Tina li elenca, sia mai che qualcuno abbia risposte da fornire.
In rigoroso ordine sparso:

. perché si somatizza il nervoso soprattutto nell'area stomaco-intestino? (...questo è davvero un bel perché per iniziare la giornata con brio) ^___^

. perché ci sono persone di cui ti basta sentire la voce per pensare DOH! come Homer Simpson e desiderare essere su un altro pianeta in cui il cellulare non ha campo?

. ma anche, perché ci sono persone di cui ti basta la voce per sentirti tutta frizzosa e piena di bollicine e di allegria, anche se non ti fanno il miglior monologo di Woody Allen? (non lo so, ma grazie!)

. perché non ci si riesce a liberare di certe cose passate, fatterelli scemi che tornano in mente come il ricordo di una puntura e fanno venir voglia di grattarsi via il prurito?

. perché non si riesce a dar retta alla saggezza altrui, quando suggerisce di prendere certe cose con calma, con tranquillità e soprattutto di non crogiolarsi nei pensieri amarognoli?

. riflettendoci meglio, perché siamo tutti dei grandi filosofi coi problemi degli altri, ricchi di consigli e di buon senso, ma con le nostre grane ci arrabattiamo alla meno peggio e tanto facciamo danni?

. perché la Tina non scrive il suo libro da giorni, per varie ed eventuali, anche se continua a pensare alla storia, ai personaggi, alle evoluzioni eccetera?

. perché anche se mancano giorni e giorni al ciclo ha una voglia di cioccolata che se la porta via, e ieri sera ha aperto un ovetto e si è detta "solo un pezzettino!" e dopo 4 nanosecondi era scomparso tutto?

. perché a pochissimi giorni dalla partenza e dal cambiamento (ennesimo..) della vita non c'ha ancora capito 1 accidente?!?



lunedì 11 aprile 2011

Grazie Umberto

Leggendo il giornale questa mattina, la Tina si imbatte nella frase di un simpatico signore, non giovane ma di pronta, vivace, fantasiosa intelligenza, grande cultura, insomma più o meno un mito.

La frase recita:
"Io candidato allo Strega? Vi pare che un signore di 80 anni vada a fregare il premio a un ragazzo?"
L'ha detta Umberto Eco.

Ora, magari non tutti hanno avuto modo o voglia di leggere Eco. Lasciando perdere i suoi scritti (bellissimi!), quello che davvero ha colpito la Tina è la modestia, la tranquillità di riconoscere sì i propri meriti - potrei essere candidato allo Strega, che non è proprio come vincere un pesce rosso alla fiera della pirlaggine - ma ritenendo non valga la pena accettare la candidatura - non il premio, ma proprio metterlo nella rosa dei papabili - per togliere spazio a un ragazzo.

Non si vuole far propaganda politica. Nè in alcun modo polemica.
E' innegabile il senso di smarrimento, rabbia, impotenza che tanti giovani stanno sperimentando ora, in tantissimi campi.

La Tina vuole solo dedicare un pensiero e un ringraziamento ad un uomo che con serenità e classe fa notare quanto sia importante incoraggiare, quindi candidare e prechè no anche premiare, un ragazzo.


P.s. mi permetto di chiamarla per nome Umberto; un giorno le arriverà un pacco col mio libro. Mi raccomando... mi fido di lei per una recensione ^___^

venerdì 8 aprile 2011

Friday I'm in love

Ci sono giornate che ti riappacificano col mondo.
Non che succedano grandi eventi, sconvolgimenti esistenziali e simili.
Solo che i momenti sembrano scorrere con una loro grazie interiore che li rende armoniosi come le perle di una collana, luminosi e lucidi.


Ieri sera la Tina ha raccontato ad alcune persone il progetto di vita per i prossimi mesi, ha parlato del suo libro, e ha ricevuto una valanga di incoraggiamenti, si è sentita spronata a continuare la ricerca della felicità - che fa tanto mucciniano ma quando ce vo', ce vo'.

Stamattina ha parlato con sua sorella che era emozionata per il corso che farò in questo weekend, piena di aspettativa e con la voce ricca di note calde.

La parte più piacevole della corsetta mattutina sul lago è stato incrociare qualcuno e scambiarsi quel cenno di intesa silenziosa e un po' affannata che dice "noi che ci alziamo un'ora prima del necessario per sudare via l'ultimo sonno che ci capiamo!!"

Arrivata in ufficio, tanto per dire a che ti serve la suddetta corsa, si è trovata sulla scrivania una torta di rose calda, appena sfornata, fatta dalla sua collega amorevole, una sinfonia di profumo e tepore da mordere - letteralmente!
Siccome il senso di colpa sarebbe stato letale se goduta in solitudine, l'ha offerta ai colleghi dividendo piacere e calorie con tutti.

Stasera si dedica al piacere di giri, aperitivo e cenetta tipica che fanno sempre bene allo spirito e pure al corpo.

Tutta questa positività la fa sentire un po' Pollyanna, ma di tanto in tanto pure questo fa un gran bene!!!! ^__^

giovedì 7 aprile 2011

Anvedi che premi!!!

Che sorpresona mi ha fatto Pink????
Ma cara lei!!!





Io non so, mi sta venendo un ego più grande del fondoschiena, che è come dire smisurato! :D
Grazie Pink!!!

Le regoline dell'award, che la Tina se l'è studiate stanotte, sono di passarlo a 15 blog e di dire 7 cose su se stessa.
Ora: 15 blog sono millemila!!
La Tina si lancia. Se qualcuno l'ha già ricevuto che succede? Restiamo amici come prima vero? Non è che offende? Dai no. Alla fine è un premio, e posso sempre mettere in palio il figazzo semisvestito e unto d'olio che consegna il mazzo di fiori, così sono tutti più contenti.

Andata, il figazzo è prenotato.
Quindi si preparino ad aprirgli la porta n., Liz, Contessa, Sfollicolamente, Dabogirl (Dabo ritorna, ritorna!!!), La Cuoca Intollerante, Owl, Ninacerca, Io & Nina, Mammadifretta, Madamadorè, Mammazeroventi, Seavessitempo FinalmenteMamma e perdonatemi se il numero non è giusto ma mi sto incasinando al giusto ^__^

Ok, forse che forse ne esce senza la crisi mistica. Ce l'abbiamo fatta!

Ops! Dimenticava le 7 cose su se stessa... Malandrina!

la Tina
. vive meglio la notte del giorno. La notte è più ispirante, è più silenziosa e ricca di suggestioni

. se sente una canzone che le piace tanto, può metterla in loop fino a che il mondo circostante cerca di uccidere lei, il brano incriminato e già che c'è l'autore, e bon.

. legge libri come se non ci fosse un domani, come se il tempo per finirli si limitasse alle prossime due ore. E in quel lasso di tempo, li finisce. TAAAC!

. cambia umore in genere ogni manciata di secondi, con risultati sconcertanti per chi la circonda - ma non eri triste fino a un minuto fa? Perchè ora ridi da sola? E ora perchè sei incazzata???

. a differenza di tante persone che lo odiano lei ama il telefono, perchè è lontana da tante persone a cui vuole bene e le piace sentirne la voce

. soffre del complesso della piccola fiammiferaia (son sfigata), della piccola-e-nera (tutti sono meglio di me), della donna-sogliola (vista di profilo può starci ma di fronte và che fianchi che c'ho, °?=/&6!!!!!), e con tutti questi è profondamente innamorata di se stessa

. sogna un mondo in cui ogni scena della vita si accompagni ad una colonna sonora, come in un film. Da scegliere tramite lettura delle onde cerebrali o amenità simili.

Ecco ^____^

mercoledì 6 aprile 2011

Tu chiamale se vuoi opinioni.

Ieri sera la Tina ha avuto uno scambio di idee con una persona a cui vuole bene, che conosce ab illo tempore e di cui ha un'opinione generalmente positiva.

Argomento della discussione: personaggio noto al grande pubblico, apprezzato autore che conduce una vita schizofrenica di forte visibilità televisiva e mediatica e totale negazione della dimensione privata, personale ed affettiva.
Per capirci.

Le idee sul suddetto personaggio variano, come da copione della natura umana, dall'ammirazione sfrenata alla profonda commiserazione all'amore incondizionato alla critica pesante e mirata all'idealizzazione, passando per la minaccia e l'esclusione da una vita normale.


La Tina sta riflettendo tanto a questa cosa. La chiacchierata di ieri sera le ha fatto sentire una campana così discordante dalla sua da farle pensare, per un attimo, "io devo far cambiare idea a questa persona, cavolo".

Questo qui ha fatto un business della sua prigionia.
Un business un po' rischioso, nonché dal costo altissimo. Meglio il minatore allora

Eh, quando dormi ogni notte in un 5 stelle con le guardie del corpo per me sei un privilegiato, non una vittima.
Ma se anche fossero camere di legni antichi e tessuti pregiati non sarebbero mai casa tua, perchè lì tu non ci puoi stare.

Sai quanto ci costa ogni giorno quello? 7mila euro!
Non conosco i costi di una scorta, ma anche quando, penso sia più giusto darla a lui che di minacce ne subisce che al politicante di turno, che la usa per mandare la moglie a far shopping.

Lui sta facendo la star con le forze degli altri, non con le sue!
Ma lui ci mette la sua faccia, la sua passione, la sua vita, non è abbastanza?

Non merita il mio rispetto chi si espone in prima linea per poi sparire e correre a nascondersi. Che smetta di rintanarsi e corra i suoi rischi.
Ma così lo fanno fuori..... Quindi per avere il tuo rispetto deve morire.


La conversazione si è chiusa lasciando ognuno della sua opinione iniziale.
Ma forse il fine ultimo non è far pensare gli altri come noi, convincendoli o persuadendoli della superiorità delle nostre idee; ma ascoltarli anche quando ti viene da pensare "ma cosa c'hai nella testa, un frappè al mandarino?"

martedì 5 aprile 2011

Grace e le domande mattutine

Questa mattina la soave Grace Slick, voce dei Jefferson Airplane, si è messa a fare domande scomode alla Tina, che guidava felice in questa giornata limpidissima col cielo azzurro post temporale.

"dont' you want somebody to love
don't you need somebody to love
wouldn't you love somebody to love
you better find somebody to love"


Grazie Grace!!! Mettici pure il consiglietto finale, neh, "meglio che te lo trovi qualcuno da amare", grazie tante.

Ora. Intendiamoci, non è che la Tina si sia accasciata sul volante con la lacrima pronta dicendo ma perchè son single, me misera e tapina, ecco anche Grace mi da della sfigata che ce posso fà. 

No. 
Ma ultimamente sarà la primavera che fa uscire dai gusci le coppiette-bostik, quelle che camminano in un unico agglomerato di braccia e gambe miracolosamente senza inciampare - che poi la Tina detesta, ma prendetevi il vostro spazio vitale, citrulli. 
Saranno i libri e le storie che legge ultimamente, densi di momenti in cui vorrebbe immergersi finchè non si lessano le dita.
Sarà l'avvicinarsi sornione del terzo anniversario di singletudine che le occhieggia dal calendario.

Sarà quel ci pare, ma 'ste domande stamattina l'hanno un po' lasciata così a pensarci. 

Non lo vorresti qualcuno da amare? Anche sì, grazie. Ma con alcune caratteristiche fondamentali che ci vorrebbe tanto ad elencare.

Non hai bisogno di qualcuno da amare? Cerco di non farne mai una questione di bisogno o necessità, sennò mi perdo la scelta di amarlo.

Non ti piacerebbe qualcuno da amare? Ma anche sì Grace, dai. Avanti i candidati. 

Meglio che ti trovi qualcuno da amare! E allora vaffan**** Grace!!!!!

lunedì 4 aprile 2011

Puritanesimo.

Ok, vediamola come uno scherzo.
Siamo pur sempre ai primi di Aprile, forse il concetto di "pesce" può essere esteso alla prima settimana con un po' di elasticità mentale.

Piccolo preambolo.
Una corte semiseria via SMS, un invito a cena cannando il modo del verbo - "se ti potrei portare a cena fuori"... no stella, non potrebbi, sorry - e qualche sguardo languido che sembrava più una parodia di seduzione e cadeva nel vuoto, il tutto da parte di un uomo che anche senza tutte queste meraviglie sarebbe stato davvero poco interessante.

A distanza di mesi da quando tutto ciò accadeva, e senza che nulla sia mai successo con lui - e vorrei pure vedere!!! - ieri la Tina riceve un SMS che dice più o meno "scusa per l'MMS che ti ho inviato, è stato una svista, bla bla bla, scusa neh, ciao" da un numero sconosciuto. E pensa, oibò, magari poi quando non sto guidando rispondo al tipo che non m'è arrivato alcun MMS e non so chi sia. E mentre lo pensa riceve il suddetto MMS.

Che non è un romantico paesaggio.

Che non è una manina che sventola ciao.

Che non è il primo piano di una faccia sorridente.


E' un altro tipo di primo piano. E sì, viene da lui.


Ora, intendiamoci, non è che la Tina abbia sbandato per la sorpresa occhieggiando perplessa la foto ritratta. O che abbia urlato OMMIODDIO NON NE AVEVO MAI VISTO UNO!!! SURPRISE!!!!

Ma una domanda se l'è fatta: ma quanto può essere demente un uomo per fare una cosa simile? :'D

venerdì 1 aprile 2011

Si parte?

La macchina della Tina è carica BUAHAHAHAHAH - chiedo scusa, è partita la risata satanica di sua iniziativa. Villana.



La Tina si appresta ad un primo viaggio di ritorno a casa, che la porterà a sbrigare un po' di incombenze, scaricare parte delle innumerevoli cose invernali - tanto le montagne intorno sono ancora spruzzate di neve ma la primavera si fa strada sgomitando ed è ora di sfoggiare le ballerine, via.
Non è ancora pronta a lasciare queste terre, no. Per quello ci vorrà ancora un pochino.

E' bellissimo il viaggio. Inizia con quel formicolio allegro quando si comincia a piegare i vestiti da pigiare in valigia, a contare le scarpe e i giacconi da far entrare in uno spazio piccolo, oh così piccolo.
La Tina ha sempre amato viaggiare. Nonostante la nausea che da piccola la faceva assomigliare ad un idrante vomitoso - chiede scusa ma è vero, potreste intervistare i parenti, è così -, nonostante i pensieri tipo so cosa lascio, ma che mi aspetta? Cosa ci sarà ad accogliermi all'arrivo?

Mancano ancora ore alla sua partenza, ore di lavoro, telefonate, mail e chiacchiere con i colleghi - che ormai la prendono in giro in coro agitando le manine, cari. Ma le valigie stipate ordinatamente nel bagagliaio la fanno sentire allegra, come se fossero lì a fischiettare pazienti in attesa che lei arrivi e metta in moto.

E visto che non si viaggia mai soli ma sempre in compagnia della musica - ricordando i coretti ad alta voce con balletti incorporati - lei si prepara ascoltando la miglior canzone da viaggio.

..E prima di partire si spazzola pure le crepe con la nutella che la collega-capretta le ha portato in ufficio! :D
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...